Revenge porn al parroco, la procura chiede 9 anni di carcere

Cinque ragazzi iniziarono a ricattare il prete dopo che questo aveva avuto un rapporto sessuale con uno di loro, allora 22enne. La vittima del raggiro fu costretta a pagare mese dopo mese, fino ad arrivare a 170mila euro.

Brescia. Prosegue il processo per il ricatto sessuale a un prete della città, giovedì mattina la Procura ha richiesto una condanna a 9 anni per i tre giovani accusati. I tre sono cittadini rumeni e si sono da tempo resi irreperibili, nell’autunno del 2020 iniziarono a ricattare il sacerdote 60enne insieme ad altri due soci.
Il parroco aveva avuto un rapporto sessuale con uno di loro, all’epoca 22enne. I giovani avrebbero minacciato di diffondere un video esplicito che ritraeva l’atto, nel quale il prete era chiaramente riconoscibile. La vittima del raggiro sarebbe stata costretta a versare soldi mese dopo mese in cambio del silenzio, fino ad arrivare a quasi 170mila euro. Disperato e indebitato, aveva deciso di rivolgersi alla polizia postale, che ha fatto scattare l’inchiesta per revenge porn. Le repliche e la sentenza sono previste per il 20 giugno.
Gli altri due imputati hanno scelto il rito abbreviato in cambio di uno sconto di un terzo della pena, per loro la condanna è stata a 5 anni e mezzo e a 4 anni e 8 mesi (il pm aveva chiesto 8 e 6 anni).

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