Lettere al direttore

Brescia, “Qualità dell’aria: basta polemiche, servono azioni concrete”

Egregio Direttore,
nel pomeriggio di lunedì 8 aprile abbiamo assistito al lungo dibattito in Consiglio Comunale incentrato sul grave problema della qualità dell’aria che respiriamo e sulle possibili soluzioni.
Gli schieramenti di maggioranza e minoranza si sono affrontati esibendo lunghi elenchi di “buoni” propositi, in alcuni casi in contraddizione con l’obiettivo di base che dovrebbe essere quello di
ridurre sia le emissioni che le concentrazioni di sostanze nocive , oltre che di gas ad effetto serra.
La qualità dell’aria di Brescia non dipende (solo) dalla città. Le concentrazioni di inquinanti dipendono dalle emissioni di diversi settori, tra i quali soprattutto: trasporto su strada, combustioni per produrre energia, zootecnia e agricoltura, industria .
La soluzione va, quindi, cercata nel riequilibrio di quelle attività e di quei processi in senso più sostenibile e su scala quanto meno sovraregionale. Quindi, con misure strutturali, a più livelli e di “ampio respiro”, che passano per interventi del Governo, della Regione e dei Comuni.
La città di Brescia può e deve fare la propria parte; siamo dell’idea, che il Consiglio Comunale, per esempio, potrebbe introdurre soluzioni semplici, a costo quasi zero, come:
– realizzare una ZTL permanente (h24, 7 gg su 7) su tutto il centro storico
– riservare il parcheggio di piazza Vittoria ai soli residenti nel centro storico senza realizzare
nuovi parcheggi sul ring, visto che il centro è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (la
metropolitana è costata un miliardo, usiamola!)
– rilanciare il trasporto pubblico con tariffe agevolate (biglietto collettivo, biglietto unico
serale/notturno, biglietto scontato con durata di 4 o 5 ore, ecc)
– creare parcheggi sicuri per biciclette e interventi di moderazione del traffico ovunque possibile.
Queste misure contribuirebbero a migliorare la qualità dell’aria, e stimolerebbero comportamenti individuali che ci possono condurre a un salutare cambiamento degli stili di vita.

Saremo i primi poi a sostenere la necessità di misure più incisive per giungere in tempi brevi alla riduzione del traffico veicolare del 50% rispetto al 2018 (documento di maggioranza) o di realizzare un bosco nel SIN Caffaro o il Parco Regionale di cintura (documento di minoranza), ma perché ciò avvenga è necessaria la ferma volontà di tutto il Consiglio Comunale, evitando di perdersi nelle solite polemiche sul numero di parcheggi, sulle piste ciclabili che interferiscono col traffico, sui limiti di velocità, e destinando le risorse necessarie per la loro attuazione.
Vogliamo davvero che Brescia diventi un esempio nella lotta per far respirare meglio le persone che la abitano? Le cose da fare sono ben note, quindi, basta polemiche sui massimi sistemi e cominciamo, almeno, ad attuare le misure più semplici, che si possono realizzare senza costi rilevanti e con un pizzico di buona volontà!

Il Presidente di Legambiente Brescia
Ing. Danilo Scaramella

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