Salò, incidente nautico: era Kassen alla guida?

Il dubbio sollevato dal Tg1 che ha trasmesso le immagini dell'impatto fra il motoscafo dei due tedeschi e il gozzo di Greta e Umberto.

(red.) Il potente Aquarama che piomba ad alta velocità sul gozzo su cui trovavano Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, i due giovani, rispettivamente di 25 e 37 anni, rimasti uccisi nell’incidente nautico dello scorso 19 giugno a Salò, si impenna colpendo la piccola imbarcazione che era ferma con la luce di posizione accesa e poi prosegue la sua corsa, senza mai rallentare.

Nelle immagini del video trasmesso durante il Tg1 di giovedì 8 luglio, si vede chiaramente che il motoscafo a bordo del quale viaggiavano i due turisti tedeschi indagati per omicidio colposo ed omissione di soccorso, aveva le luci abbaglianti accese, una modalità vietata in quanto impediscono al conducente di vedere la traiettoria che sta seguendo.

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Nelle immagini di una telecamera di sorveglianza di un’abitazione privata, l’impatto fra le due barche è avvenuto alle 23,24 di quel sabato.
Come scrive il gip Andrea Gaboardi nell’ordinanza di carcerazione per Patrick Kassen, il 52enne manager di Monaco che si trova in carcere a Brescia dopo essersi consegnato all’alba di lunedì 5 luglio alle autorità italiane, “chiarissimo appare il momento dello scontro tra i due natanti, con il motoscafo che, dopo aver violentemente colpito la piccola barca, è letteralmente saltato sopra di essa, sollevandosi in modo vistoso dalla superficie del lago per poi proseguire la propria corsa, senza alcuna percepibile decelerazione e solo con un lievissimo scarto dirotta, in direzione Salò”.

Nel corso del servizio trasmesso dalla tv pubblica viene anche sollevato il dubbio che a guidare il Riva Aquarama non fosse Kassen, ma l’amico e collega che era con lui , il 52enne Christian Teismann , proprietario dell’imbarcazione e che, in un altro video, questa volta ripreso dalle telecamere del rimessaggio, si vede manovrare la barca per l’attracco.

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Tuttavia, Kassen, che nei momenti successivi alla tragedia si era sottoposto all’alcoltest (poi risultato positivo), mentre l’amico aveva rifiutato di farlo, si è assunto la responsabilità dell’incidente affermando però di non essersi accorto di avere colpito un’altra imbarcazione, ma, piuttosto, di ritenere di avere urtato una boa o un tronco.

Dalle immagini trasmesse dal Tg 1 non è tuttavia possibile identificare chi fosse realmente alla guida del motoscafo.
Intanto proseguono le indagini sugli oggetti personali dei due indagati e Kassen resta in carcere con l’accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso.

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