Ammazzò il bresciano Mario Piozzi in una sala slot, condannato a 30 anni

L'imputato Daniel Rusu inizialmente ha negato i fatti, ma l'accusa aveva a disposizione una testimonianza e un'intercettazione telefonica. Ora ha ammesso le sue colpe, ma si trova in carcere in Romania per un altro reato.

Quinzano d’Oglio. La Corte d’Assise ha condannato a 30 anni Daniel Ispas, alias Rusu, per l’uccisione di Mario Piozzi, originario di Quinzano d’Oglio.
Rusu ha ammesso l’omicidio, avvenuto il 22 dicembre 2019 nella sala slot Qui Gioco di viale dei Caduti a Legnago. I giudici Raffaele Ferraro e Francesca Cavazza hanno accolto la richiesta della sostituta procuratrice Eugenia Bertini. Il condannato era in collegamento dal carcere di Brasov, in Romania, dove si trova detenuto per altri reati.
La Corte ha ascoltato la deposizione della sorella, che riconobbe l’assassino nelle immagini della videosorveglianza. Gli inquirenti avevano anche a disposizione un’intercettazione telefonica dei carabinieri, nella quale la cognata ammetteva la responsabilità del marito.
Inizialmente il processo si è basato esclusivamente sul quadro indiziario, comunque piuttosto forte. A sconvolgere la difesa degli avvocati Giacomo Manfrini e Felice Rubino è stata una raccomandata spedita dalla Romania proprio da Rusu, con la quale riconosceva le proprie colpe.
Nel corso dell’ultima udienza l’imputato ha confermato ancora una volta i fatti: entrò ubriaco nella sala slot sperando di rubare l’incasso. Era la prima volta che visitava il locale, non era un frequentatore. Una volta dentro si imbatté in Piozzi, che dormiva in una stanza del retro.
Il bresciano reagì violentemente per difendersi dall’intruso e nacque una breve colluttazione. Lo scontro si risolse in poco tempo, quando Rusu lo colpì alla testa ripetutamente (almeno 7 volte) con una spranga. A quel punto arraffò i 2900 euro dal registratore di cassa e fuggì. Era entrato nel locale alle 21.48, uscì che erano le 21.54.
Piozzi fu trovato dalla figlia della socia, era esanime sul pavimento. Il 112 intervenne d’urgenza, ma l’uomo spirò dopo pochi giorni in ospedale. Quanto a Rusu, il giorno di Natale riuscì a trovare un passaggio per la Romania da un camionista.
L’ammissione di responsabilità ha indotto la pm a diminuire la pena richiesta, che è passata dall’ergastolo a 30 anni. La richiesta è stata accolta: quando Rusu uscirà dal carcere rumeno dovrà affrontale la giustizia italiana.

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