Timken, Confindustria Brescia: “Salvare la forza lavoro”

L'associazione degli industriali punta a salvaguardare le maestranze, ma anche a riconvertire il sito produttivo di Villa Carcina, dopo l'annuncio della chiusura.

(red.) “A seguito della conferma definitiva della decisione della Timken di chiudere lo stabilimento di Villa Carcina (Brescia), convalidata anche nei recenti incontri istituzionali, Confindustria Brescia ha deciso di dare il via ad un progetto per la ricerca di soluzioni per tutelare i dipendenti dello stabilimento e l’economia del territorio”.

Lo si legge in una nota dell’Associazione degli industriali bresciani che ha sottolineato come “la conferma da parte della multinazionale di chiusura dell’impianto produttivo ha resa necessaria una differente strategia, che si sviluppa su due direttrici che agiscano contestualmente: il ricollocamento dei lavoratori in altre realtà industriali del territorio e la ricerca di un possibile acquirente del sito produttivo”.

“L’obiettivo primario dell’iniziativa è la salvaguardia del posto di lavoro dei 106 dipendenti della Timken, che potrà avvenire attraverso un ricollocamento dei dipendenti in altre aziende del territorio. Si tratta infatti, per la maggior parte, di lavoratori altamente qualificati nell’ambito della meccanica, una delle specializzazioni più richieste oggi nel territorio bresciano. Per questo motivo, già diverse aziende hanno manifestato la disponibilità a valutare la possibilità di un inserimento di una parte di questi lavoratori. Questa soluzione dovrà necessariamente essere affiancata da una politica attiva di formazione e adeguamento”.

“Parallelamente”, viene spiegato, “si cercherà un possibile acquirente del sito produttivo, interessato a riconversione dello stesso. Lo stabilimento occupa una superficie coperta di circa 17mila metri quadri su 65mila metri complessivi in un’area ad alta capacità industriale e produttiva come la Val Trompia e in tal senso può rappresentare una reale opportunità per un eventuale nuovo utilizzo industriale”.

Aib diventa confindustria Brescia

“Il lavoro è il nostro centro di attenzione”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta. “L’obiettivo è assicurare un futuro professionale a questi lavoratori e una nuova vita a questo sito produttivo. In tal senso, Confindustria Brescia vuole essere una piattaforma di raccordo per trovare soluzioni e dobbiamo fare sistema per essere vicini al territorio nella gestione delle crisi”.

“Ci aspettiamo”, ha aggiunto il numero uno degli industriali bresciani, “che Regione Lombardia, visti anche i progetti di finanziamento di piani di formazione utili al ricollocamento dei lavoratori recentemente varati, possa assumere un ruolo centrale in questa vicenda, favorendo un Protocollo d’intesa tra le parti coinvolte”.

“Il tessuto economico della Val Trompia, e più in generale di Brescia”, ha chiosato Gussalli Beretta, “è solido e dinamico, ci troviamo di fronte ad una crisi aziendale frutto solo della decisione di un grande gruppo internazionale, per questo motivo sono comunque fiducioso in una soluzione positiva della vicenda”.

 

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