Rifiuti, «1,3 mln di tonnellate da altre regioni»

E' il rischio paventato dall'assessore regionale all'Ambiente, Claudia Terzi, che parla apertamente di «truffa ai danni di tutti i cittadini».

(red.) «Sottoporrò venerdì all’attenzione della Giunta la delicata questione dell’articolo 35 dello ‘Sblocca Italia’, per capire quali misure la Lombardia potrà mettere in campo, per bloccare il rischio concreto dell’arrivo nelle nostre città di oltre un milione di tonnellate di rifiuti provenienti da altre regioni». Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Lombardia Claudia Maria Terzi, che torna a ribadire con forza il proprio ‘no’ al diktat imposto dal Governo Renzi.
A Brescia potrebbe incrementare del 30% lo smaltimento di rifiuti, provenineti da latre regione, soprattutto dal Centro e da Sud Italia. Un’ipotesi rigettata con forza dal Comune.
«Ho appena terminato un incontro con gli Uffici tecnici competenti del mio Assessorato – spiega l’assessore Terzi – e sono molto preoccupata dai numeri che ho visto: i nostri attuali 13 termovalorizzatori, che ci garantiscono da anni la piena autosufficienza, hanno una capacità massima di smaltimento pari a 2,6 milioni di tonnellate annue sul milione duecentomila smaltito come rifiuto solido urbano. Con il decreto ‘romano’, che supera di fatto la bacinizzazione regionale, eliminando quindi anche le barriere esistenti alla libera circolazione dei rifiuti urbani sul territorio nazionale, la Lombardia sarebbe costretta a prendersi oltre un milione e trecentomila tonnellate all’anno da fuori Regioni».
«Dirmi arrabbiata – spiega ancora Terzi – è poco. Ci stanno spacciando una semplificazione burocratica con l’aggiramento delle norme a tutela dell’ambiente. Per la Lombardia, che ha raggiunto grazie anche all’impegno di milioni di cittadini residenti, livelli di raccolta differenziata efficienti, significherebbe diventare la pattumiera d’Italia, pagando le incapacità gestionali, politiche e amministrative altrui. Un danno gravissimo non solo all’ambiente lombardo, già sotto pressione dopo decenni di sfruttamento, ma soprattutto per la salute dei cittadini».
L’assessore Terzi, che non vuole «sentire parlare di presunta ‘solidarietà’» tra i territori e tra le Regioni («non c’entra un bel nulla»), parla apertamente di «truffa ai danni di tutti i cittadini». «Roma – ammonisce – la deve smettere di imporre con la forza le sue assurde scelte sulla testa dei territori, esautorando le Regioni come ha fatto già con le Province. Tutto questo è moralmente inaccettabile e ci opporremo con tutte le nostre forze. Mi auguro che il Governo capisca il grave errore commesso e non pensi di militarizzare i nostri termovalorizzatori, per fare portare i rifiuti delle altre regioni in Lombardia».

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