“Contrari all’aumento di rifiuti nell’inceneritore”

Anche il comune di Brescia non vuole che le tonnellate di scrti inceneriti in via Codignole crescano. Appello ai parlamentari bresciani.

(red.) Anche il comune di Brescia, come la Regione Lombardia, si è detto contrario al possibile aumento di volumi di incenerimento rifiuti nel termoutilizzatore di via Codignole. Nel decreto “Sblocca Italia”, comunque,  è contenuta una proposta che aumenterebbe la possibilità di bruciare scarti a patto che sia il gestore stesso a chiederlo. “E a quel punto”, spiegano dal comune, “noi diremo di no”.
Insomma, anche alla Loggia non piace l’idea che l’impianto costruito da Asm ed ereditato da A2A possa diventare l’inceneritore utilizzato per gestire le emergenze nazionali, aumentando le tonnellate di scarti bruciati fino a oltre un milione, dalle 800 mila attuali. L’assessore all’Ambiente Gigi Fondra, insieme con il sindaco Emilio Del Bono, hanno chiesto ai parlamentari bresciani di impegnarsi per modificare la norma.

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