Inceneritore: “Manca la messa a regime”

I rilievi dell'Agenzia regionale per l'ambiente sul black-out nell'impianto dello scorso 8 agosto, che generò un nube nera e un picco nelle emissioni nocive.

(red.) L’inceneritore di Brescia sotto la lente di Arpa, l’ Agenzia regionale per a protezione dell’ambiente che, nella relazione inviata a Regione, Provincia, Comune e A2A, ha evidenziato le note “critiche” dell’impianto di via Codignole e a seguito della fumata nera dello scorso 8 agosto che mandò in black-out la struttura per circa un’ora.
Tra i rilievi effettuati da Arpa, la mancanza della dichiarazione di “messa a regime degli impianti” e il mancato funzionamento della serranda 1 che non si è abbassata a seguito dell’incidente sulla linea 1.
La relazione firmata dalla Agenzia regionale è stata sottoposta lunedì agli organi interessati.
Tra le notazioni, oltre a quella che segnala un picco nelle emissioni di monossido di carbonio (passate da un valore di 32,74 a 1219,33), anche l’Autorizzazione integrata ambientale. Come spiegato dal  presidente di Aprica, Paolo Rossetti, si è trattato di un disguido formale perché sul documento analizzato da Arpa, accanto alla indicazione della messa in esercizio, non è stata specificata invece la messa a regime degli impianti.
Il mancato funzionamento della serranda 1 sarebbe invece legato al “buio” elettrico generato dal guasto. Aprica ha annunciato che verranno predisposte nuove misure di supervisione elettronica dei dispositivi, che verranno indicati sia ad Arpa sia alla Regione.

 

 

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