Brescia, Zone 30: entro due anni lo sarà il 50% delle strade in città

Brescia. Brescia guarda a “Bologna 30” e punta a realizzare la rivoluzione della mobilità in città nei prossimi anni.
Lo ha confermato il vicesindaco e assessore alla Mobilità FedericoManzoni che ha annunciato che la strada da percorrere, anche a Brescia, sarà l’estensione progressiva delle “zone 30” che, ad oggi, sono il 30% nel territorio cittadino.
Entro i prossimi due anni Palazzo Loggia punta a raggiungere il 50%. Emula della città emiliana, la Leonessa guarda soprattutto all’Europa: l’investimento è di 2,3 milioni di euro, dei quali 1,8 da bandi pubblici, il resto dalle casse comunali.
Diverranno zone 30, nel 2025, oltre alle 23 già esistenti, anche Chiesanuova, Lamarmora, Porta Milano e Don Bosco, nell’ambito del progetto «la scuola al centro del futuro».  Successivamente la velocità verrà moderata alla Badia, viale Piave e Villaggio Sereno.
Manzoni non manca di lanciare una staffilata al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini il quale ha ingaggiato una vera e propria battaglia contro l’istituzione di Bologna 30 (ma l’amministrazione emiliana guidata da Matteo Lepore tira dritto e non recede). Per il vicesindaco Salvini si comporta in modo «contraddittorio», in quanto, da una parte spinge per l’autonomia differenzaata e, dall’altra, in merito al Codice della Strada vuole uniformare e centralizzare le direttive.