Caffaro Brescia: “Dieci anni per la bonifica”

Sono le tempistiche stimate dal neo commissario straordinario del Sin, Mario Nova. A breve la gara d'appalto integrata.

(red.) Un procedimento lungo dieci anni. E’ la tempistica annunciata da Mario Nova, neo commissario per il Sin Caffaro di Brescia, necessaria per completare la bonifica del sito di via Milano.

La relazione dell’ingegnere, dal 5 luglio a capo delle operazioni di recupero del sito industriale dismesso, nell’udizione in commissione Ecologia a palazzo Loggia che si è tenuta giovedì 16 settembre, non ha nascosto la complessità di un intervento da lungo atteso ed auspicato in città.

A breve, ha annunciato il commissario straordinario, verrà prodotto il progetto definitivo di bonifica, così da poter poi avviare la gara d’appalto integrata.

Giovedì 23 è fissata la (prima) riunione dell’ Osservatorio dedicato al Sin nazionale Brescia-Caffaro, istituito dal Comune.

Dopo l’affidamento della gara d’appalti il primo intervento sarà lo smantellamento del sito industriale: verranno abbattuti tutti gli edifici e gli impianti. La stima per la conclusione di questa fase 1 è di due anni, con la movimentazione di  50mila metri cubi di macerie che verranno per la maggior parte recuperate e, un’altra parte, smaltite.

Nella seconda parte della bonifica verrà eseguito un “test pilota” e  un’indagine integrativa.

Un altro nodo è quello che riguarda i terreni: verrà escavato lo strato più superficiale (fino a 6 metri di profondità) trattato con  soil washing (una tecnica di bonifica che prevede il recupero della parte pregiata del mezzo attraverso un processo di separazione fisica dell’inquinante), mentre le altre zone del sito verranno messe in sicurezza.

Per quanto concerne poi la barriera idraulica, Nova ha spiegato che l’intervento prevede una fase di ottimizzazione, quindi una minore necessità di prelievo d’acqua e, infine, la realizzazione di nuovi pozzi e di una nuova barriera per il trattamento della portata di acqua che passerà dagli attuali 800 metri cubi all’ora a 120 metri cubi all’ora.

Per la prima fase della bonifica la Loggia ha a disposizione 70 milioni di euro. Inizialmente dovrà essere individuato anche un soggetto che si occupi, durante le fasi delle bonifica, della gestione del Sin, che, non può, evidentemente (anche se la Caffaro Beescia è in liquidazione) essere abbandonato a se stesso. Servono figure specializzate per mantenere “attivo” e gestire il sito industriale nel lasso di tempo occorrente per la sua definitiva bonifica.

Potrebbero essere gli stessi dipendenti della Caffaro, altamente specializzati, ad occuparsene, ma deve essere trovata la quadra insieme con il Ministero della Transazione ecologica cui spetta l’operazione.

 

 

 

 

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