Depuratore del Garda, c’è l’imprimatur della Camera

I parlamentari bresciani hanno votato sì all'impianto da realizzarsi a Gavardo e Montichiari.

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(red.) Sono rimasti all’asciutto coloro che speravano che per il depuratore del Garda si levasse qualche voce di dissenso a Roma.

Così non è stato: i parlamentari bresciani si sono allineati alla decisione presa dal commissario straordinario, il prefetto Attilio Visconti, che ha stabilito che l’impianto si farà a Gavardo e a Montichiari.

Il Senato e la Camera dei deputati
hanno dato l’imprimatur al progetto, con il sì degli onorevoli bresciani della Lega Simona Bordonali, Paolo Formentini, Eva Lorenzoni e Giuseppe Cesare Donina, di Claudio Cominardi del Movimento 5 Stelle e di Marina Berlinghieri del Pd, i cui voti sono confluiti nel totale dei 371 favorevoli. Nessun voto contrario, 32 gli astenuti.

Un altro passo verso la realizzazione del progetto, avvenuto prima che scadesse il decreto di nomina del commissario per il depuratore del Garda, datato 23 giugno (e che sarebbe dovuto essere convertito in legge entro 60 giorni): il decreto è stato così  inglobato nel decreto del 9 giugno, anticipando le tempistiche per l’esecuzione dell’intervento.

Non è quindi stata tenuta in considerazione la mozione di Cristina Almici che individuava in Sarnico il luogo eletto per il depuratore, in considerazione della linea indicata dalla Provincia di Brescia  secondo cui gli impianti devono essere localizzati nel bacino dei Comuni che lo utilizzeranno.

E nemmeno la scelta di Lonato è stata valutata come attuabile.
Gavardo e Montichiari sono stati eletti come i siti in cui sarà più facile e veloce realizzare la struttura di collettamento delle acque.
All’Ato, spetta ora convocare la conferenza dei servizi entro il 10 agosto.

Le polemiche attorno al depuratore, dalla scelta del commissario al sito in cui realizzarlo, intanto, non si placano. L’ultimo affondo è della Lega Nord che attacca Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, accusati di “ipocrisia” e di “inutile teatro per prendere in giro i cittadini”, diversamente dal Carroccio che, invece, ha dichiarato di “lavorare nell’interesse dei territori e dei cittadini con proposte concrete che porterà avanti in tutte le sedi istituzionali”.

 

al parlamento.

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