Depuratore del Garda: 1.033 firme sotto la petizione contro il commissariamento

Il Comitato referendario per l'acqua pubblica di Brescia ha inviato il testo ai presidenti delle Camere e a due ministri: "le Camere abroghino, in sede di conversione del Decreto Legge n. 92/2021, l’art. 4 commi 7 e 8".

(red.) Il Comitato referendario per l’acqua pubblica di Brescia ha raccolto 1.033 firme contro la nomina, avvenuta il 17 giugno da parte del governo, del prefetto di Brescia Attilio Visconti a commissario con pieni poteri sulle scelte legate alla costruzione di un nuovo depuratore del Garda. La raccolta è stata promossa attraverso la piattaforma Change.org e il testo è stato inviato ai presidenti della Camera e del Sentato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, e ai ministri Roberto Cingolani e Luciana Lamorgese.
“Le firmatarie ed i firmatari”, si legge tra l’altro nel testo, “singoli ed associati, intendono esprimere con vigore la più ferma contrarietà, nonché dichiarare tutto il proprio disappunto per le modalità prevaricatorie mediante le quali l’esecutivo è giunto a decidere di imporre tale commissariamento”.

“Una contrarietà ed un disappunto sorretti da motivazioni tanto di natura politica quanto di natura più prettamente tecnica”, proseguono i firmatari. “Sotto il primo punto di vista, infatti, la nomina del prefetto di Brescia a commissario per la depurazione della sponda bresciana del Lago di Garda umilia e delegittima amministrazioni locali, Provincia di Brescia, comuni del territorio, oltre a tutti quei comitati, quelle associazioni e quei singoli cittadini che si sono impegnati per la tutela e la salvaguardia del bacino del Chiese e per giungere a una soluzione equa e di buon senso per la depurazione dei comuni gardesani. Il commissariamento vanifica l’impegno profuso soprattutto negli ultimi due anni nella coltivazione di un dialogo costante, non sempre facile ma comunque mai interrotto, tra Istituzioni, associazioni e comitati attivi nei territori coinvolti dall’opera. Un impegno grazie al quale il consiglio provinciale di Brescia ha approvare una delibera che afferma un principio tanto ovvio quanto di portata ‘storica’, nello specifico caso in argomento: il principio secondo cui gli impianti realizzati a servizio di uno o più comuni devono essere localizzati entro i confini del comune o dei comuni che di tali impianti usufruiscono”.

“Nonostante le informazioni, fuorvianti e infondate, che possono esservi state fornite per mezzo di lettere – una delle quali firmata addirittura, nella sua veste di presidente della Comunità del Garda, da uno dei ministri in carica facenti parte di questo governo – ben diversa è la realtà scaturita dagli studi aggiuntivi condotti nel corrente anno da eminenti accademici del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Brescia”, si legge ancora nel documento, che sostiene una proposta concreta. “Secondo il giudizio delle sottoscrittrici e dei sottoscrittori della presente comunicazione la logica (e l’oculatezza nell’impiego delle
risorse disponibili) avrebbe suggerito semmai opzioni ben diverse: il mantenimento e potenziamento dell’attuale depuratore sito in località Paradiso a Peschiera Del Garda (Vr) accompagnato dal completo ammodernamento della rete fognaria esistente nella massima parte dei comuni gardesani della sponda bresciana (sostituzione delle fognature miste con reti separate fra acque bianche e nere) e dalla dismissione dell’attuale doppia condotta sublacuale collegante Toscolano Maderno con Torri Del Benaco tramite posa di una nuova, moderna condotta sublacuale o, in subordine, tramite realizzazione ex novo di una condotta circumlacuale”.

“Le sottoscrittrici ed i sottoscrittori di questa lettera vi esortano con fermezza”, conclude il testo inviato alle autorità nazionali, “e con ferma fiducia nella vostra coscienza democratica e civile, ad impegnarvi affinché le Camere abroghino, in sede di conversione del Decreto Legge n. 92/2021, l’art. 4 commi 7 e 8 e, in qualsiasi caso, ad opporvi ad ogni eventuale ipotesi di richiesta dell’apposizione della questione di fiducia sul Disegno di legge di conversione del citato Decreto”. Leggi (o scarica) qui il testo integrale della petizione

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