Duecento bresciani in Largo Formentone: «Lavoriamo per la pace e la sicurezza»

Il Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e la Cooperazione Internazionale chiede la fine del conflitto in Ucraina e Palestina, la messa al bando delle armi nucleari, e la riduzione delle spese militari.

Brescia.  Si sono riuniti in circa 200 sabato pomeriggio in Largo Formentone in città: erano sindaci, assessori, esponenti di associazioni, donne e uomini qualsiasi; hanno chiesto la cessazione dello stato di guerra in Ucraina e nella Striscia di Gaza e che siano aboliti i conflitti come strumento di risoluzione dei problemi internazionali, costruendo un mondo centrato sulla pace, la sicurezza e il benessere per tutti.

Coordinamento Bresciano degli Enti Locali per la Pace e la Cooperazione Internazionale 24 febbraio 2024 Larco Formentone

A radunare sotto la pioggia tanti cittadini è stato il Coordinamento Bresciano degli Enti Locali per la Pace e la Cooperazione Internazionale con il sostegno di altre associazioni. In piazza è stato letto un documento consegnato alla prefetta Maria Rosaria Laganà.

Coordinamento Bresciano degli Enti Locali per la Pace e la Cooperazione Internazionale 24 febbraio 2024 Larco Formentone

L’obiettivo è invitare le istituzioni a impegnarsi concretamente per la pace, mettendo al bando le armi nucleari, riducendo le spese militari per le spese sociali, sanitarie, ambientali e a difesa del territorio, con la riconversione dell’industria bellica.
«Bisogna educare le persone, far loro capire che l’escalation dei conflitti alimenta solo l’industria e il commercio di armi. Gli Stati sembrano aver perso la capacità di gestire i contrasti attraverso la diplomazia e la politica e usano la guerra come unico strumento». Le immagini provengono dalla pagina della Cgil di Brescia.

Coordinamento Bresciano degli Enti Locali per la Pace e la Cooperazione Internazionale 24 febbraio 2024 Larco Formentone

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