Brescia, aggressione in metro, Del Bono: «Nessun allarmismo, presenti 600 telecamere»

Il sindaco, a margine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, che si è riunito giovedì, ha voluto ridimensionare la portata dell'episodio avvenuto lunedì tra le stazioni metrobus di Sanpolino e San Polo, in cui un 19enne è stato aggredito da un gruppo di ragazzini, chiarendo che si tratta di un fatto isolato e che la situazione è monitorata.

Brescia. Nessuna sottovalutazione dell’episodio di violenza avvenuto lunedì sulla metropolitana di Brescia, tra le stazioni di Sanpolino e San Polo dove un 19enne è stato aggredito da un gruppetto di ragazzini, forse per un tentativo di rapina, ma nemmeno un allarmismo atto a creare il timore che viaggiare sui mezzi pubblici in città non sia sicuro. E’ la posizione del sindaco (uscente) Emilio Del Bono, intervenuto a margine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che si è riunito giovedì mattina a Palazzo Broletto, sottolineando che le indagini sul caso sono in corso e sulla dinamica dell’episodio non è ancora stata fatta chiarezza.
Il primo cittadino ha voluto ribadire che «l’aggressione non è opera di un gruppo organizzato, e non si tratta di una rapina», evidenziando l’intervento professionale dell’addetto di Brescia Mobilità, il quale avrebbe allontanato due giovani stagiste presenti sul treno per tutelarne l’incolumità, quindi sarebbe tornato dai ragazzi che picchiavano il 19enne intimando loro di smetterla e ricordando che erano presenti le telecamere di videosorveglianza.

Del Bono ha rimarcato che la metropolitana è “coperta” da un servizio di videosorveglianza che presenta 600 le telecamere interne e 49  esterne, collegate, per ora , in via sperimentale, con le forze dell’ordine e con la polizia locale. Il sindaco ha anche evidenziato che, al momento, l’unico episodio di violenza avvenuto sulla metro è stato nel 2022 e che, per ora, i dati sulla sicurezza non solo allarmanti, ma piuttosto, si rilevano episodi di maleducazione, per contrastare i quali serve un’opera complessiva di interventi per i quali lavorano già parrocchie ed associazioni del territorio, impegnate a seguire i giovani del territorio.

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