“Cattolica 2”: sì bipartisan a nuova sede

Alla fine la Giunta ha dato il via libera all'ampliamento a Mompiano. L'Ateneo dovrà stilare un piano sulla mobilità che sarà valutato dalla Loggia.

(red.) Ed alla fine il sì all’ampliamento della sede dell’Università Cattolica a Brescia è arrivato.
Il via libera è stato dato al termine della seduta-fiume del Consiglio comunale, a notte inoltrata, dopo la discussione della delibera e dell´emendamento per le nuove aule a Mompiano, nell’ex Seminario di via Garzetta.
A votare “sì” sono stati  Pdl, Lega, Udc e Ali per la maggioranza, e Pd e Sel per l´opposizione. Contrario solo  Roberto Toffoli (Pdl) e assente alla votazione anche il capogruppo degli “azzurri”, Achille Farina.
Resta la condizione, per l’Ateneo bresciano, di costruire il nuovo polo scientifico solo dopo avere realizzato un monitoraggio sulla mobilità nel quartiere, sui carichi di traffico che la nuova sede portarà nel quartiere a nord della città e sulla mobilità sostenibile.
Inoltre, la Cattolica si impegna a realizzare un apposito progetto di risistemazione dell´intersezione stradale tra via Branze e via Schivardi e a riqualificare il percorso ciclopedonale tra viale Europa e l´ingresso delle nuove aule.
Una volta presentato, la Giunta avrà tempo 45 giorni per approvarlo o meno. Il costo degli interventi è stato stimato sui 200mila euro.
L’ok alla Cattolica 2 è giunto dopo un braccio di ferro tra maggioranza ed opposizione, la prima inizialmente opposta al progetto, la seconda invece sponsor dell’intervento.
Alla fine c’è stata la convergenza delle forze politiche che hanno votato unite sia la delibera sia l’emendamento, con la defezione di pochi consiglieri del Pdl.

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