Rimborsi gonfiati dialisi, processo con rischio prescrizione

Quattordici sono gli imputati per truffa ai danni dello Stato. Ma il processo potrebbe non arrivare a sentenza.

(red.) Al palazzo di giustizia di Brescia è iniziato il processo a carico di quattordici imputati, tutti rappresentanti delle associazioni di volontariato dedite al trasporto dei pazienti dializzati in ospedale. Sono accusati di aver “gonfiato” i rimborsi sui chilometri percorsi nei servizi e quindi di truffa ai danni dello Stato, in questo caso della Regione Lombardia.

Per la stessa vicenda, altri avevano scelto il rito abbreviato ed erano stati assolti o prosciolti. Stavolta a finire alla sbarra sono quelli che erano stati rinviati a giudizio e scelto il dibattimento. Dopo l’accusa di peculato che era caduta per tutti, ora l’unico capo di accusa riguarda proprio la truffa aggravata ai danni dello Stato. Nel processo appena iniziato l’Ats si è costituita parte civile, ma per gli avvocati difensori degli imputati ci sarebbe il rischio di un nuovo processo sullo stesso fatto.

E anche sugli stessi rimborsi “gonfiati” i legali contestano la mancanza di documenti e prove certe. Per questo motivo l’accusa ha chiesto una serie di assoluzioni e il processo è stato aggiornato al 2 marzo. Ma su tutto questo incombe la prescrizione e la possibilità che il procedimento si chiuda prima di arrivare a sentenza.

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