Omicidio Ragnoli, annullata condanna a Dordi

La vittima venne uccisa in casa a Roncadelle il 6 gennaio 2005. La Cassazione ha cancellato la pena a 14 anni per il mandante rinviando a nuovo processo.

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(red.) Si deve rifare, ma alla Corte d’Assise di Milano, il processo d’appello a carico di Gianluigi Dordi per l’omicidio di Giancarlo Ragnoli avvenuto il 6 gennaio 2005 a Roncadelle, nel bresciano. Lo ha deciso lunedì 27 giugno la Corte di Cassazione su richiesta del procuratore generale e di uno degli avvocati di Dordi. L’uomo, ritenuto il mandante, venne condannato a 14 anni di reclusione in primo e secondo grado per il delitto. Tifoso del Brescia calcio, quel giorno Ragnoli, costretto a stare agli arresti domiciliari in casa per altri precedenti, stava guardando la partita Brescia-Bologna.
Poi aprì la porta al suonare del campanello e davanti si trovò una persona che lo uccise a bruciapelo. Secondo l’accusa, sarebbe stato Davide Bettera a colpire, tanto che in appello venne condannato a 24 anni e sei mesi di carcere. Ma anche per lui la Cassazione annullò la sentenza. A Bettera e Dordi si era aggiunta un’altra persona, poi condannata a 9 anni collaborando con la giustizia. Per stabilire, quindi, chi ha ucciso Giancarlo Ragnoli si dovrà tornare all’appello, ma a Milano e non più a Brescia.

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