Giornate FAI di Primavera, tutte le aperture speciali nel Bresciano
L’edizione 2024 si svolge sabato 23 e domenica 24 marzo. Tra i luoghi visitabili Palazzo Bargnani e gli ex Magazzini Generali in città, a Rodengo l'Abbazia Olivetana, Ad Artogne il Castellino, a Lumezzane il Villaggio operaio Gnutti.
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Brescia. Il primo week-end di primavera porta con sé le Giornate FAI di Primavera, l’iniziativa nazionale dedicata alla riscoperta di luoghi dell’arte e della cultura solitamente inaccessibili o poco conosciuti.
Organizzato dal Fondo Ambiente Italiano, l’evento vede ogni anno l’apertura straordinaria di oltre 750 luoghi in 400 città italiane. Un’occasione per avvicinarsi all’arte, alla cultura, alla storia e alle tradizioni italiane e godersi le meraviglie meno note del nostro Paese.
L’edizione 2024 delle Giornate FAI di Primavera si svolge sabato 23 e domenica 24 marzo.
I luoghi accessibili in città ed in provincia di Brescia sono, in città: il Liceo Luzzago già Palazzo Provaglio; Palazzo Bargnani e Palazzo Gaifami; gli Ex Magazzini Generali; la Loggetta del Monte di Pietà; Villa Caffetto (Calcinato); Spazio Almag (Roncadelle).
In Valcamonica, ad Artogne, il Castellino e Chiesa di Sant’Andrea; Casa Rota già Vielmi; la passeggiata tra Palazzi Federici, Vaso Re e Mulino; Museo della Stampa Lodovico Pavoni.
A Lumezzane, in Valle Trompia porte aperte al Villaggio Operaio Gnutti, mentre a Toscolano Maderno, sul Lago di Garda sono visitabili la Chiesa di Sant’Andrea, la Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo; il Santuario di Supina.
A Rodengo Saiano si potranno visitare l’Abbazia Olivetana dei Santi Nicola e Paolo VI, la Chiesa di Cristo Risorto; Villa Mondella
nella Bassa Bresciana, a Verolavecchia, porte aperte a Villa Alghisi-Montini, alla Chiesa dei SS. Pietro e Paolo Apostoli.
A questo link tutte le aperture a Brescia e provincia.
Per la partecipazione alla maggior parte dei luoghi è suggerito un contributo libero a partire da 3 euro, che servirà a sostenere la missione del FAI. Alcuni ingressi sono dedicati solamente ai possessori della tessera FAI.
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