Musulmani bresciani in corteo: «No all’Isis»

(red.) Hanno manifestato contro l’Isis, e condannato «ogni forma di terrorismo», prendendo le distanze da quanto sta avvenendo in Iraq e Siria.
Sono i rappresentanti delle 16 comunità islamiche bresciane (Centro Culturale Islamico di Brescia, l’Associazione Stella del Garda di Calcinato, l’Associazione Nuova Alba di Nuvolento, l’Associazione Dialogo e Convivenza di Cologne, l’Associazione Luce di Odolo, l’Associazione Culturale de Garda Valsabbia di Vobarno, l’Associazione Essalam di Vestonee quelle di Sarezzo, Gardone, Gavardo, Trenzano, Orzinuovi, Montichiari, San Paolo e Pontevico), guidati dal referente di Vobarno, Youbi Mohammed. Venerdì, giorno di preghiera, si sono ritorvati in Vallesabbia per dire «no al terrorismo».
In una nota hanno voluto rimarcare  «la totale estraneità dell’Islam in relazione ai crimini commessi dall’Isis in nome della religione islamica, che hanno colpito Cristiani, Yaziditi, e gli stessi musulmani in Iraq e Siria, senza rispetto per la vita né per la storia di quelle comunità che hanno vissuto per secoli in quei territori».
Solidarietà è stata poi espressa alle vittime degli attentati, vittime di tutte le etnie e appartenenze religiose.
La manifestazione di venerdì mattina, a cui hanno preso parte un centinaio di persone, è  avvenuta a Vobarno, paese in cui viveva Anas El Abboubi, il giovane di origini marocchine indagato ed arrestato (e poi scarcerato) per terrorismo e partito per la Siria per combattere e di cui la famiglia non ha più notizie da mesi.
Il corteo musulmano ha poi raggiunto la chiesa parrocchiale, incontrando il don, Giuseppe Savio.
«Riconfermiamo con forza- scrivono le 16 comunità islamiche bresciane- la totale estraneità dell’Islam in relazione ai crimini commessi dall’Isis in nome della religione islamica. La contraddizione dell’Isis è nella crudeltà dei suoi crimini, verso gli insegnamenti dell’Islam».