Finanziamenti illeciti? Sì a Brescia, no a Monza

Dal Gruppo Percassi 40mila euro a "Fare Metropoli" di Penati (Pd) e 20mila al "Comitato pro Franco Nicoli Cristiani". Ma se a Brescia è indagato, così non è successo a Monza.

Più informazioni su

(red.) Versamenti “bipartisan” da parte del Gruppo Percassi a soggetti politici. Quarantamila all’associazione “Fare Metropoli” di Filippo Penati (Pd) e 20 mila al “Comitato pro Franco Nicoli Cristiani” (ex vicepresidente della Regione Lombardia, in quota Pdl; dimessosi dopo l’arresto per corruzione dello scorso novembre).
Le procure di Monza e quella di Brescia hanno avviato, in tempi diversi, due indagini per stabilire se si fosse (o sia) trattato di finanziamento illecito ai partiti.
Nell’inchiesta bresciana risulta indagata oltre una trentina di persone, imprenditori, immobiliaristi e costruttori, tra cui (un atto dovuto visto il ruolo ricoperto nel Cda) Giacomo Torriani, 58 anni, di Covo, amministratore unico della Stilo Retail Srl, società del gruppo Percassi.
Il manager, come riferisce il quotidiano L’Eco di Bergamo, è accusato di violazione delle leggi sul finanziamento ai partiti, perché, come riporta il giornale “sebbene i contributi pro Nicoli fossero stati iscritti a bilancio dalla società, non erano stati deliberati dall’organo societario ritenuto competente (l’assemblea dei soci, secondo i pm)”. Oltre a ciò mancherebbe anche l’apposizione (agli atti)  di “una nota integrativa «tale da evidenziare la natura di contributo a soggetto politico”.
A Monza invece, la stessa vicenda, con  l’inchiesta Penati che è approdata alle richieste di rinvio a giudizio formulate per 22 indagati, non figurerebbe alcun riferimento al gruppo Percassi.
Per i legali del gruppo bergamasco sarebbe la riprova “ non sussiste alcun illecito neppure per quanto riguarda i contributi a Nicoli Cristiani”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.