Saglia (Pdl): “Umiltà, trasparenza e legalità”

Il nuovo coordinatore cittadino del Popolo delle Libertà di Brescia:: "Non vogliamo fare una caccia alle streghe o processi sommari ma questi sono i prerequisiti".

(p.f.)  Umiltà, trasparenza, legalità. Questa la ricetta di Stefano Saglia, nominato coordinatore cittadino del Pdl di Brescia al posto di Ettore Isacchini.  Nella sede di via Rodi, la presentazione ufficiale alla stampa, diretta dal coordinatore provinciale Alessandro Mattinzoli e alla presenza del coordinatore regionale Mario Mantovani.
“Stiamo attraversando un momento complesso della storia”, ha commentato Mattinzoli, “e dobbiamo esserne consapevoli. Isacchini avrebbe avuto le carte in regola per continuare a svolgere il suo lavoro, ma è stata scelta la via del cambiamento”. “Una nomina che viene da Mantovani”, ha precisato Viviana Beccalossi, vice-coordinatrice regionale “ma sulla spinta di tutti gli iscritti e i dirigenti del partito”. A Saglia spetta il compito di traghettare Paroli verso la rielezione a sindaco nelle amministrative del 2013.
“Io ho avuto la fortuna di essere coordinatore provinciale durante la primavera del Pdl”, ha proseguito Beccalossi, “quando a Brescia Paroli ha vinto al primo turno, quando avevamo vinto in un centinaio di comuni della provincia, in Regione, in Europa. Oggi stiamo vivendo un momento non facile, in cui dobbiamo innanzitutto riconquistare la fiducia degli elettori. Io sono una schietta, che può dividere. Saglia invece”, ha proseguito la deputata, “unisce e deve cercare di confermare le vecchie alleanze, ma anche di aprirsi a nuovi legami con l’associazionismo, il volontariato, la società civile”.
L’augurio di buon lavoro è arrivato anche da Isacchini.“Lascio”, ha commentato, “perché quando si occupa per troppo tempo un posto si deve pensare che una nuova immissione di entusiasmo possa far bene al partito. Tra l’altro, ho anche assunto importanti impegni a livello nazionale ed europeo nell’ambito della casa, e voglio svolgerli al meglio. Comunque, continuerò a dare il mio contributo al partito”. Per Mantovani, che si è complimentato con il Pdl bresciano per la compattezza (“quando vengo a Brescia”, ha esordito, ”ho sempre l’impressione di arrivare in un’isola felice”), i cinque anni di Paroli sono stati già molto positivi, per l’attenzione al sociale, alla cultura, alla solidarietà. “Fare il sindaco oggi”, ha sottolineato, “e raggiungere risultati così alti, non è una cosa da poco, visto, poi, che nel 2008 era stata lasciata una città con grossi problemi, dal lavoro all’integrazione. Con questo partito, abbiamo il diritto e il dovere di puntare dritti alla rielezione”.
A traghettare verso la vittoria, dunque, ci penserà Stefano Saglia, che già parla di smart-party, partito intelligente. “Umiltà, legalità, trasparenza”, ha spiegato, “queste sono le priorità. Non vogliamo fare una caccia alle streghe né processi sommari, ma questi sono i prerequisiti”. Il partito intelligente, poi, dovrà dialogare con l’opposizione. Nei prossimi giorni, saranno affissi manifesti con lo slogan ‘Forza Brescia, Forza Paroli’. “Ben altra cosa”, ha spiegato Saglia, “rispetto ai manifesti del Pd in cui si chiede a Paroli di ridare i soldi di Matisse. E’ brutto e sbagliato, perché il Comune è parte lesa. Avremmo potuto anche noi scrivere ‘Penati restituisci il malloppo’ o ‘Bragaglio torna a Stalingrado’. Ci vuole civiltà nei rapporti politici. Difficile farlo in questo periodo, ma noi lo faremo”.
Per la campagna elettorale, poi, bisognerà valorizzare con orgoglio i successi della giunta. “Nel 2008 c’è stata una svolta per tutti, compresi gli enti locali. Brescia ha avuto meno dividendi dalle partecipate, meno trasferimenti statali, più debiti per la metropolitana. Nonostante questo, sono stati mantenuti i servizi sociali, sia in quantità che in qualità. Dobbiamo esserne orgogliosi”. Ultima pensiero va agli alleati. Il Pdl di Saglia punta, infatti, a riconfermare l’alleanza con Lega Nord e Udc, e ad ampliarla alle realità delle liste civiche e ai moderati del Ppe.
“Se Mantovani o Alfano mi dovessero chiedere di non stringere alleanze con Lega e Udc, risponderei di no. E spero che anche gli altri lo facciano, perché prima di tutto viene Brescia”. Nella prossima settimana, sarà nominato il comitato cittadino, composto da 40 persone, inclusi i 15 membri del direttivo provinciale. Quanto ai mezzi di comunicazione, il Pdl userà in modo moderato la rete. “Il partito è fatto prima di tutto di persone, in carne ed ossa. La rete potrà essere funzionale, ma sarà usata con le moderazione”.

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