Brescia, nuovo piano asili nido: dal Pnrr fondi per 734,9 milioni di euro

Nel Bresciano sono stati messi a disposizione 7.056.000 euro per 7 Comuni e 294 nuovi posti.

Brescia. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto per un nuovo Piano per gli asili nido del valore di 734,9 milioni di euro.
Il Piano, in linea con gli obiettivi del Pnrr, punta a incrementare i posti degli asili nido al fine di migliorare l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e offrire un concreto aiuto alle famiglie.
Le risorse messe in campo derivano, in parte, da economie del precedente Piano, varato lo scorso anno, e, in misura altrettanto rilevante, da fondi ulteriori recuperati nel bilancio dello stesso Ministero. Uno sforzo notevole per incrementare i nuovi posti già realizzati e per raggiungere il target europeo del Pnrr.

«Si tratta di un investimento a cui attribuiamo un valore strategico per la qualità del sistema scolastico, e non solo. Il nostro obiettivo è ampliare un servizio fondamentale per ridurre le disparità dei punti di partenza, venendo incontro nel contempo alle esigenze delle famiglie e in particolare delle donne, a cui offriamo uno strumento in più per la conciliazione tra lavoro e maternità», dichiara il Ministro Valditara.
«Come con il precedente Piano- prosegue il Ministro – contiamo di raggiungere il massimo risultato anche grazie alla semplificazione di norme e procedure, accompagnata da un costante supporto alle amministrazioni coinvolte, presupposti decisivi per riuscire a cogliere le opportunità del Pnrr».

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Il decreto, oltre ad accertare e mobilitare le risorse disponibili, definisce i criteri di riparto delle stesse tra i Comuni, tenendo conto dei dati Istat relativi all’attuale copertura del servizio nella fascia 0-2 anni, alla popolazione residente e al numero dei bambini nella fascia di età 0-2 anni.
In base ai progetti finanziati con il precedente bando, e tenendo conto dell’incremento complessivo dei prezzi e delle valutazioni della Commissione europea svolte in sede di verifica della milestone europea del Pnrr di giugno 2023, è stato definito un costo parametrico applicabile alla realizzazione e costruzione di nuovi asili, nonché alla riconversione di edifici e immobili non già destinati ad asili.
I criteri descritti hanno consentito di individuare un elenco di Comuni beneficiari e di quantificare l’importo spettante in base al numero minimo di posti da attivare.

Le 14 città metropolitane, in considerazione dell’estensione territoriale di tali aree, avranno tutte a disposizione una quota di risorse per attivare e potenziare gli asili nido, a prescindere dal livello di copertura del servizio già raggiunto per la fascia di età 0-2 anni.
Per l’autorizzazione degli interventi sarà avviata una procedura di adesione per i Comuni inseriti nell’elenco.
In ogni caso, potranno candidarsi anche Comuni più piccoli di quelli individuati, e con una minore popolazione residente nella fascia 0-2 anni, aggregandosi con Comuni limitrofi mediante convenzione, in modo da garantire una gestione congiunta più efficace e sostenibile del servizio.
Il Ministro, Giuseppe Valditara ha firmato il decreto sul  Nuovo Piano asili nido Pnrr per la realizzazione e costruzione di nuovi asili, nonché alla riconversione di edifici e immobili non già destinati ad asili.
Il Piano sarà finanziato con 734,9 milioni di euro destinati ai Comuni e ai 14 Comuni sedi di Città Metropolitane, al fine di raggiungere il target fissato dalla Commissione Europea. Le risorse derivano, in parte, da economie del precedente Piano asili nido e da fondi ulteriori recuperati nel bilancio del MIM.

Nel Bresciano sono stati messi a disposizione 7.056.000 euro per 7 Comuni e 294 nuovi posti, ma in graduatoria ci sono già 70 amministrazioni in lista d’attesa per un totale di 41,5 milioni di euro di finanziamento per circa 2mila posti in più destinati ai bambini a 0 a 2 anni.
Per Montichiari, sono stati disposti 72 posti per 1.728.000 euro, per Rovato 42 posti e un milione di euro, 864 mila euro per 36 posti a Ghedi, Chiari, Palazzolo, Lonato e Leno.

 

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