Vince Quintana e i bresciani non brillano

Il Giro d'Italia si è concluso a Trieste. Trionfatori i colombiani. Maluccio invece i nostri ciclisti. Il migliore è stato il velocista Roberto Ferrari.

(red.) Dopo l’arrivo dell’anno scorso a Brescia, quest’anno la l’ultima tappa, è arrivata a Trieste. Trionfatore (e quasi di casa) lo sloveno Luka Mezgec. Il Giro d’Italia è finito e, nonostante le emozioni, i pronostici sono stati tutti rispettati. E’ stato Nairo Quintana, il colombiano dato per favorito prima della corsa, ad alzare la Coppa e indossare la Maglia Rosa del vincitore.
Una corsa, quella del 2014, tutta dominata dai colombiani. Alle sue spalle a quasi 3 minuti di distacco si è qualificato Rigoberto Uran Uran. Quintana oltre alla Rosa si è aggiudicato anche la maglia bianca, dedicata al miglior giovane. Julian Arredondo Moreno invece si porta a casa quella azzurra per il miglior scalatore.
Il migliore dei bresciani (sei in tutto) è stato Roberto Ferrari, della Lampre, che grazie ai suoi sprint si è aggiudicato il terzo posto nella classifica a punti. Certo un po’ di rammarico c’è, visto che non è mai riuscito comunque a tagliare il traguardo davanti a tutti in nessuna tappa.  Ma c’è la soddisfazione di essere stato sempre tra i migliori quando si trattava di dover scattare e andare a prendersi i punti che contavano. Felice anche Marco Frapporti che ha decisamente concluso il migliore dei quattro Giri finora disputati.
Delusione e un briciolo di amarezza invece per gli altri due, più quotati bresciani. Sonny Colbrelli e Simone Ponzi. Quest’ultimo ha patito notevoli guai fisici e non è riuscito a mettersi in mostra come avrebbe voluto. Ora tutto è rimandato a luglio, al Tour de France, quando a portare il vessillo del tricolore azzurro sarà Vincenzo Nibali.

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