Perizia psichiatrica per l’assassino di Calvisano

Il gup ha disposto l'accertamento delle condizioni mentali di Vito D'angelo, 46 anni, che il 24 dicembre scorso uccise a colpi di pistola il cognato Luca Zanella.

(red.) Vito D´angelo, il 46enne che, la vigilia dello scorso Natale uccise a colpi di pistola il cognato 36enne Luca Zanella a Mezzane di Calvisano (Brescia), verrà sottoposto a perizia psichiatrica.
E’ questa la decisione emersa nel corso dell’udienza che si è svolta venerdì  davanti al giudice per l’udienza preliminare Cesare Bonamartini, che ha disposto gli accertamenti medici e ha quindi aggiornato il processo al 19 settembre.
Secondo il consulente della Procura, l´imputato, al momento dell’omicidio, era capace d´intendere e di volere. Il gup ha inoltre rigettato la richiesta della difesa di ascoltare la relazione dell’esperto di parte in aula, ma ha concesso che venga effettuata una perizia sulle condizioni psichiche dell’uomo.
D’Angelo sparò al cognato, come spiegò lui stesso in alcune lettere indirizzate ai due figli e rinvenute dagli inquirenti, per questioni economiche legate all’eredità della sua compagna, sorella della vittima, che aveva deciso di accollarsi il mutuo per una casa ricevuta alla morte del padre. Un investimento che il 46enne di origini pugliesi non approvava, perché avrebbe voluto utilizzare quel denaro diversamente.
Nel processo a suo carico, la moglie, il figlio e le tre sorelle di Luca Zanella si sono costituite parte civile.

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