Sabato a Gussago la tappa bresciana del “Giro Cpp – Cure Palliative Pediatriche”

Giro Cpp Cure Palliative Pediatriche.
Giro Cpp Cure Palliative Pediatriche
Giro Cpp Cure Palliative Pediatriche

Gussago. Sabato 11 Maggio dalle ore 14,00 alle ore 18,00, con partenza da Piazza Vittorio Veneto a Gussago, si terrà la tappa bresciana del giro Cpp, Cure Palliative Pediatriche.
L’incontro di presentazione si è tenuto presso chiesa di San Lorenzo a Gussago. Sono intervenuti: Moreno Crotti Partel, Consigliere Nazionale della Federazione Cure Palliative e socio fondatore Associazione Maruzza Lombardia, Marchina Giulia Vice sindaco e Cesare Vezzoli, Medico Responsabile Cure Palliative Pediatriche Asst Spedali Civili.
Inaugurato lo scorso 4 maggio a Roma, prenderà il via sabato 11 la terza edizione del Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche. La tappa bresciana si svolgerà a Gussago, sabato 11 Maggio dalle 14,00 alle 18,00, con partenza da Pizza Vittorio Veneto. Oltre alla biciclettata a due e più ruote non competitiva, grazie alla partecipazione di associazioni del territorio come l’“8 giorno” e alla collaborazione dell’amministrazione Comunale, il pomeriggio sarà allietato da animazione e laboratori ludico-ricreativi e una merenda per tutti presso il centro sportivo polivalente “Corcione”.
«Molteplici, e non solo sanitari, sono i bisogni di cui ci si deve far carico per dare risposte corrette e adeguate ai bambini e alle loro famiglie che vivono la sofferenza – dichiara Daniela Dallera, presidente dell’Associazione Maruzza Lombardia – che da anni sostiene lo sviluppo delle di un centro di Cure Palliative Pediatriche presso gli Spedali Civili di Brescia. Alcune cose in questi anni si sono realizzate, come l’U.O. di Cure Palliative Pediatriche e l’ambulatorio Diretto dal Prof. Cosimo Chelazzi e gestito dal Dott. Cesare Vezzoli, ma è fondamentale la realizzazione e lo sviluppo delle Reti Territoriali per uscire dall’ospedale integrando i servizi per garantire continuità per rispondere ai diversi bisogni dei bambini, anche a domicilio. La disponibilità di accesso ai servizi di CPP in Italia è quanto mai eterogenea, con aree in cui l’organizzazione è carente o del tutto assente.
Questo provoca un senso di smarrimento e di abbandono delle famiglie con le istituzioni incapaci di dare risposte concrete anche a necessità di base che non garantiscono la dignità dei pazienti».

 

 

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