Sikh al voto al Brixia Forum per la secessione del Punjab dall’India

La fase europea del voto referendario Khalistan inizia domenica 8 maggio nella nostra città in via Caprera 5 dalle ore 9,00 alle 17,00. In Italia vivono più di 200 mila sikh.

Più informazioni su

Brescia. Prende il via domenica 8 maggio a Brescia la fase europea del voto referendario Khalistan per la secessione del Punjab dall’India, lo ha annunciato in una conferenza stampa l’associazione internazionale di difesa della popolazione sikh “Sikhs For Justice”(SFJ).
La votazione referendaria Khalistan è in programma domenica 8 maggio presso il Brixia Forum in via Caprera 5 dalle ore 9,00 alle 17,00. L’Italia ospita più di 200.000 sikh i quali sono una parte importante della comunità italiana.
“Il Kalistan Referendum è stato lanciato il 31 ottobre 2021 a Londra, nel Regno Unito”, informa un comunicato di Sikhs For Justice, “dove migliaia di sikh britannici hanno partecipato per esprimere il proprio voto nonostante gli sforzi, vani, posti in essere dal governo indiano per bloccare l’evento. Il primo Referendum non governativo sulla questione ‘se il Punjab governato dagli indiani sia un paese indipendente’ si tiene sotto la supervisione della ‘Commissione referendaria del Punjab’ (RPC) composta da esperti mondiali in materia di indipendenza e referendum. Il compito della Commissione è quello di garantire la trasparenza, la legittimità e il rispetto delle regole sia durante le procedure di voto sia durante gli scrutini del referendum Khalistan”.
“Secondo il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite, i sikh hanno un chiaro diritto all’autodeterminazione sulla base del fatto che gli stessi hanno un’identità e una lingua religiosa distinte e separate dall’India”, ha detto Bakhshish Singh Sandhu, presidente del Consiglio del Khalistan. “La popolazione sikh è stata sottoposta a genocidio da parte dell’India sin dal 1984. Sotto il primo ministro Modi, la persecuzione dei sikh è aumentata per il semplice fatto di aver sostenuto la campagna referendaria Khalistan. Centinaia di persone sono state infatti accusate, detenute e torturate in base alle leggi sulla secessione dell’era coloniale”.
“Il referendum sul Khalistan è una campagna legale e democratica”, sostiene Dupinderjit Singh, coordinatore di SFJ-Uk. “L’uso del voto è infatti il metodo più legittimo e pacifico per accertare la volontà del popolo su una questione politica”.
“Il movimento sikh per Khalistan”, si legge ancora nella nota, “affonda le sue radici nell’azione militare indiana del giugno 1984 – Operazione Blue Star – contro il Tempio d’Oro Sikh di Amritsar in cui migliaia di pellegrini sikh sono stati massacrati dalle forze di sicurezza e di conseguenza hanno provocato l’assassinio dell’allora primo ministro Indira Gandhi il 31 ottobre, seguito da violenze genocide contro i sikh in tutta l’India”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.