A2a al Corriere: “Così investiremo su Brescia“

Giovanni Valotti e Valerio Camerano in un'intervista al quotidiano parlano degli obiettivi. E il termovalorizzatore potrebbe diminuire la portata di rifiuti.

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Termovalorizzare, rifiuti, ciclo idrico, investimenti e bilanci. Sono gli ingredienti di un’intervista che il presidente e l’amministratore delegato di A2a Giovanni Valotti e Valerio Camerano hanno rilasciato al Corriere della Sera. Tra i vari temi, è stato sottolineato come nel bresciano gli investimenti da parte della multiutility siano aumentati e saranno altri 400 milioni di euro dal 2016 al 2020. Poi la sostenibilità ambientale: “questo ci rende più competitivi – dicono al Corriere – siamo un’azienda con obiettivi di crescita a medio e lungo termine e con gli investitori stranieri raddoppiati”. In più “la ricchezza distribuita nel Bresciano nel 2015 è stata di 250 milioni – continua l’intervista – In cinque anni sfiorerà il miliardo. A2a è la prima azienda del territorio e dà lavoro a oltre 700 imprese sotto i dieci dipendenti.

Sul fronte della “liberazione” del 4% di ciascuno delle quote da parte dei comuni di Brescia e Milano, Valotti e Camerano dicono che “Milano sembra non abbia intenzione di vendere e Brescia non ha fretta. Ma il patto di sindacato al 42% è una garanzia. Brescia e Milano non devono avere l’ansia che la loro società gli scappi di mano, devono avere l’orgoglio d’essere azionisti di riferimento di una società leader a livello nazionale. Terremo stretto il legame con il territorio”. Sul fronte degli investimenti, nel 2017 arriverà il teleraffrescamento a Brescia per gli edifici pubblici dopo che nel 2016 è stato fatto alla sede della società, al Santa Giulia e psichiatria di via Duca degli Abruzzi. In estate 2017 sarà il turno di palazzo Loggia e uffici di via Marconi, poi Pinacoteca e ufficio scolastico provinciale.

Sul fronte ambientale, ci sarà un nuovo impianto a Bedizzole per produrre biometano dall’organico con cui alimentare gli autobus e altri quattro per la plastica e la carta. Smentiscono, invece, progetti al momento per un impianto fotovoltaico al posto della discarica Bosco Stella. Ed esprimono soddisfazione, in tema di rifiuti, sul fatto che in città si sia arrivati agli obiettivi previsti prima del tempo. E parlano anche del termovalorizzatore, in particolare sulla polemica legata alla terza linea e per il fatto che i rifiuti giunti all’impianto sono aumentati invece di diminuire. Tanto che c’è uno studio per valutare la possibile di calare il conferimento. “Da sempre chiediamo dati scientifici sui fabbisogni e una valutazione oggettiva degli scenari alternativi – dicono i vertici di A2a al Corriere – Aspettiamo i risultati per decidere sui prossimi dieci anni. E in base alle conseguenze agiremo”.

Ancora a proposito dell’impianto dicono che “è diventato tra i più moderni d’Italia. Dal 2004 al 2015 sono stati investiti 250 milioni di euro e rifatto cinque volte in 20 anni. E così le emissioni calano”. E sul fatto di essere coinvolti nei processi di bonifica delle cave come chiede il Comune “valuteremo, ma serve prudenza”. Infine, il servizio idrico e il depuratore della Valtrompia. “Acque Bresciane lancerà una gara europea per scegliere il partner privato e siamo interessati. Spetterà a questa società prevedere le condizioni per rendere appetibile l’entrata di un socio industriale. Se la provincia verrà gestita da un soggetto pubblico-privato avrà dei vantaggi su investimenti e qualità dei servizi. Sulla Valtrompia – concludono Valotti e Camerano al Corriere – siamo soci di Asvt e stiamo dialogando con i comuni per realizzare l’impianto a Concesio”.

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