Vaccino anti-Covid, è caos nel bresciano: pazienti nemmeno avvisati

Tra loro molti degli over 80 e over 60 degli otto Comuni prioritari. Per gli altri 19 "nessuna comunicazione ufficiale".

(red.) Sul fronte della campagna di vaccinazione anti-Covid nel bresciano si sta assistendo a una serie di annunci da parte della Regione Lombardia, ma che nel concreto portano a un caos al livello della gestione. E una delle situazioni più paradossali è che oggi, lunedì 1 marzo, diversi over 80, ma anche gli over 60 degli otto Comuni lungo il lago d’Iseo e la Franciacorta ritenuti prioritari, si sarebbero dovuti far somministrare le dosi. Quale è il problema? E’ che ieri mattina, a 24 ore di distanza dall’avvio di una nuova settimana di campagna di vaccinazione, diversi soggetti coinvolti non erano nemmeno stati avvisati.

Tanto che solo intorno all’ora di pranzo molti dei diretti interessati sono stati avvisati per la somministrazione. A questo si aggiunge uno scenario ancora più critico e contestato, soprattutto dal territorio. A questi otto Comuni, infatti, la Regione ne ha stabiliti altri diciannove confinanti e che, per quanto riguarda i giorni di somministrazione, arrivano subito dopo per quelli che hanno un’età dai 60 ai 79 anni. Tuttavia, l’Ats di Brescia e nemmeno i sindaci erano a conoscenza di questo e di conseguenza gli interessati che hanno provato a registrarsi sul portale web regionale non ci sono riusciti: il sistema permetteva soltanto di registrare gli over 80 e gli over 60 degli otto Comuni iniziali.

Su questo fronte, dalla stessa Ats di Brescia dicono di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale e che nel frattempo si sta organizzando solo la campagna per gli over 60 degli otto paesi prioritari. Nel frattempo ieri, domenica 28 febbraio, al deposito dell’ospedale Mellini di Chiari sono state consegnate le prime dosi del vaccino Moderna in modo tale che oggi, lunedì 1 marzo, possa ripartire la campagna per gli over 80 nei poli già allestiti di Iseo e Chiari.

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