Coronavirus a Brescia, settimana peggiore da novembre. E’ terza ondata

Oltre 3.800 nuovi casi in sette giorni e numeri da zona rossa. In arrivo test rapido per verificare le varianti.

(red.) Gli oltre 700 casi positivi al Covid-19 registrati nella giornata di ieri, domenica 21 febbraio, in provincia di Brescia e nonostante siano relativi a parte del fine settimana quando di solito si effettuano meno tamponi, fanno pensare come la situazione del contagio sia preoccupante nel nostro territorio. Tanto che proprio nella giornata di ieri il numero rispetto all’intera Italia era al secondo posto solo dopo la provincia di Roma. Dati alla mano, nell’arco di una settimana, da lunedì 15 e fino a ieri, domenica 21 febbraio, si sono registrati oltre 3.800 casi di contagio facendo presupporre a una terza ondata e seguita allo scorso novembre, l’ultimo mese in cui si erano registrati dei dati del genere.

Di fatto, guardando al parametro dell’incidenza dei nuovi casi, Brescia e provincia sarebbe ampiamente da zona rossa visto che ha registrato oltre 300 nuovi casi per 100 mila abitanti quando per la zona rossa il minimo sono già 250 casi in rapporto alla stessa popolazione. E ora, di fronte al fatto che numerosi anziani si stanno vaccinando, il virus nelle sue varianti sta colpendo soprattutto i più giovani.

Proprio dal punto di vista delle varianti, è emerso che rappresenta il 50% dei nuovi casi di contagio in alcune regioni e che, soprattutto quella inglese, è destinata a diventare prevalente. Dal punto di vista delle varianti, nella prossima metà di marzo i laboratori italiani, anche nel bresciano, chiamati ad analizzare i tamponi effettuati saranno dotati anche di un test rapido per verificare in un paio di ore se un caso positivo sia connesso a una variante e subito dopo fare il sequenziamento per capire di che tipo si tratti.

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