Garda pieno, «Rinviare l’apertura dello scolmatore di Trento»

Ignorato l'appello di Comunità del Garda, guardia costiera e AIPo al rinvio dell'intervento per non immettere altra acqua nel Benaco.

Brescia. Questo lunedì 4 marzo è stato aperto lo scolmatore Adige-Garda, che dovrebbe rimanere attivo fino a venerdì 8 marzo.
Una decisione della provincia di Trento contro la quale si sono scagliati sia la Comunità del Garda, sia guardia costiera sia AIPo a causa dei livelli di guardia del lago di Garda, che avevano chiesto al Servizio Bacini Montani della Provincia autonoma di Trento di posticipare l’intervento.

La deputata bresciana di Azione Mariastella Gelmini, presidente della Comunità del Garda, ha inviato un messaggio al presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti nel quale fa riferimento alle condizioni del bacino gardesano, che ha raggiunto un livello d’acqua sui 140 cm sullo zero idrometrico di Peschiera. Gelmini ha evidenziato con forza il rischio di esondazioni chiedendo il rinvio dell’apertura dello scolmatore che, pur essendo a a conoscenza che non intaccherà in modo importante l’attuale “piena” del Benaco, tuttavia potrebbe sollevare polemiche di amministratori, operatori e cittadini. Per questo, nella missiva, Gelmini evidenzia «che il rinvio dell’apertura rappresenti una saggia decisione».

 

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