Soccorsi via Chiusure, 112 si difende

Metà delle chiamate non vengono filtrate perché errate. Ma il numero unico dà la colpa dei disservizi nei soccorsi a chi si muove sul territorio.

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numero_unico_112(red.) Dopo il nuovo disservizio di emergenza, quando un anziano è stato soccorso mercoledì 7 ottobre in via Chiusure in 35 minuti, l’Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) che gestisce il 112 cerca di difendersi. Un episodio simile si era verificato alcune settimane precedenti quando per un uomo le ambulanze erano arrivate addirittura in un’ora a Botticino. Il meccanismo del numero unico funziona in modo tale che quando un utente dalla provincia di Brescia chiama, risponde la centrale operativa regionale a Bergamo.
Poi, in base all’esigenza, il contatto viene mandato a carabinieri, Polizia di Stato, vigili del fuoco e soccorsi. Ma pesano, come dicono dal 112, oltre metà delle chiamate che non vengono girate perché errate, per numero sbagliato o chi avrebbe persino chiamato 6 mila volte in pochi giorni. Secondo la centrale che gestisce il numero unico, la risposta alla chiamata arriva in tre secondi di media. Ma la modalità di intervento dei soccorsi lanciate dalla centrale del 118 e le possibili colpe, secondo loro, devono essere imputate a chi si muove sul territorio. “Di certo non navighiamo a vista come qualcuno pensa” dicono dal 112.

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