“Tagli ai servizi per disabili: diritti lesi”

Le associazioni Acit, Aias, Aism, Alleanza Salute Mentale e Annfas hanno scritto al sindaco. "Si può risparmiare altrove, togliendo fiori e passeggiate a cavallo".

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(p.f.) “I servizi per i disabili non sono costosi privilegi, ma risposte ai diritti di cittadinanza delle persone con disabilità e delle loro famiglie”. Lo hanno scritto nero su bianco in una lettera al sindaco Adriano Paroli le associazioni dei disabili Acit, Aias, Aism, Alleanza Salute Mentale e Annfas, che fanno parte della Consulta della vita sociale e che dicono no ai tagli lineari.
Per salvare il bilancio, infatti, il Comune ha dato una sforbiciata anche ai servizi per i disabili: 750mila euro (il 20%) in meno dello scorso anno. “Eppure nei mesi scorsi”, ha sottolineato Carlo Colosini di Alleanza Salute Mentale, “il Consiglio ha adottato la Convenzione Onu sulla disabilità. Ora invece fa questi tagli che penalizzano tutti”. Esemplare il caso Accabus: un taglio di 70mila euro a un servizio che ne costava 300mila, con la conseguente contingentazione delle corse a disposizione degli utenti. “Abbiamo a disposizione 450 corse all’anno” ha spiegato Gloria Gobetto, rappresentate di Slow Time, “e comunque non più di due al giorno. Per chi ha difficoltà motorie, è un gravissima limitazione. Capiamo i problemi economici, ma in effetti basterebbe razionalizzare la spesa. Ad esempio, ad oggi, vengono pagate anche le corse che vengono annullate dopo la prenotazione. Perché non evitiamo questi sprechi e paghiamo solo quelle effettivamente utilizzate?”.
“Siamo sicuri”, ha aggiunto Pompeo Anelli di Uildm, “che prima di tagliare i servizi per i disabili, si può risparmiare qualcosa abolendo la passeggiata a cavallo di vigili e vigilesse o ridurre i tantissimi fiori presenti in città”.  Lunedì, in Loggia, il sindaco Adriano Paroli incontrerà le associazioni, che chiedevano da due mesi di parlare col primo cittadino. “I tagli lineari”, ha aggiunto Maria Villa di Anffas, “mettono a rischio tutto ciò che riduce la discriminazione. Prendiamo il caso dell’accesso ai centri estivi. E’ stato messo un tetto massimo all’accesso dei bambini con disabilità: siamo di fronte a casi di discriminazione diretta”.
Al sindaco si chiederà quindi di ripensare la politica dei tagli. “Tagli lineari”, ha commentato Luigi Bongiovanni di Corap, “che rischiano di portar i servizi sotto il limite essenziale di assistenza”. Si dissocia, invece, dalla posizione delle associazioni, l’Asim, che pure aveva firmato la lettera rivolta al sindaco. “La conferenza stampa per spiegare il contenuto della lettera”, ha spiegato il rappresentante Arturo Bettoni, “è stata convocata in breve tempo, senza che il consiglio provinciale di Aism, unica associazione veramente democratica, potesse  riunirsi. Con l’assessore ai servizi sociali abbiamo un buon rapporto, abbiamo fatto delle proposte e continueremo a dialogare”.

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