Contributi metro, Loggia contro Pirellone

La Regione non ha convocato il comune nella nuova distribuzione e ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. Nuove carte bollate.

(red.) Si torna a parlare dei contributi chilometrici alla metropolitana di Brescia e l’occasione arriva dalle ultime novità, non certo piacevoli all’ombra di palazzo Loggia. Secondo quanto scrive Bresciaoggi, infatti, la Regione Lombardia destinataria del contenzioso da parte del comune, non ha convocato la conferenza dei servizi. Ma prima, bisogna fare un passo indietro.

Il Tar di Brescia, cui si era rivolta la Loggia contro il Pirellone per chiedere una nuova distribuzione dei contributi, aveva in parte dato dato ragione proprio al comune. Intimando alla Regione di convocare una riunione con tutti gli enti coinvolti per realizzare un nuovo piano con cui conferire i contributi. Tanto che a Brescia se ne parla da tre anni e per un importo, mai ricevuto, di 17,5 milioni di euro. Il problema è che la Regione, non solo non ha convocato l’incontro, ma ha annunciato di aver impugnato la sentenza del tribunale bresciano al Consiglio di Stato.

Così l’emendamento approvato a dicembre dal Pirellone nel bilancio di previsione per introdurre la metropolitana di Brescia nel panorama delle realtà beneficiarie, di fatto non ha sortito i suoi effetti. Tanto che la Loggia potrebbe non vedere i contributi nemmeno nel 2017, almeno che non siano contenuti in quel 15% scorporato rispetto alla spesa totale sui mezzi pubblici e rivolto alle nuove infrastrutture.

Una situazione ingarbugliata e di carte bollate che ha spinto l’assessore alla Mobilità di Brescia Federico Manzoni ad annunciare di voler resistere contro il Pirellone al Consiglio di Stato. Ma anche di aver già predisposto il ricorso su quanto potrebbe non arrivare nemmeno nel 2017. La battaglia legale tra Loggia e Pirellone, insomma, va avanti. E in mezzo c’è il trasporto pubblico leggero che chiede quanto viene già dato ad altre strutture simili lombarde.

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