Controllate, ultimi giorni per i cda?

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paroli.jpgParoli: "Meglio affrontare i costi di una revoca che avere amministratori sbagliati".


(red.) Siamo agli ultimi giorni per alcuni amministratori delle società controllate dal comune di Brescia, prorogati in fretta e furia appena prima delle elezioni amministrative dalla giunta Corsini, con una pratica pesantemente contestata persino all’interno del centrosinistra?
E’ possibile, almeno stando alle parole pronunciate dal sindaco Adriano Paroli che lunedì è stato sentito dalla commissione Statuto, che sta discutendo alcune modifiche alle norme che regolano le designazioni dei rappresentanti del municipio nelle controllate di Palazzo Loggia. "A volte è più utile affrontare il costo di una revoca piuttosto che avere amministratori sbagliati", ha detto esplicitamente il primo cittadino. "Nelle aziende private le revoche di amministratori sono all’ordine del giorno. Non vedo perchè non debbano esserlo anche nel pubblico".
In ballo ci sono i vertici delle varie società che fanno capo alla Loggia come i consigli d’amministrazione di A2A, Brescia Mobilità, Centrale del latte, Brescia Trasporti, Centro sportivo San Filippo, Consorzio Brescia Mercati, Sintesi e così via. Ma anche i posti negli enti, nelle case di riposo e in fondazioni che muovono milioni di euro all’anno.
Nel nuovo regolamento municipale, scomparirà la norma che stabilisce l’ineleggibilità di un consigliere comunale nel cda di una controllata o di un ente, ma probabilmente resterà l’incompatibilità tra le due cariche: a differenza di oggi, quando i consiglieri si devono dimettere nel candidarsi, le dimissioni dovranno arrivare solo dopo la proposta di nomina. Per i consiglieri non ci sarà neppure l’esame da parte del comitato di valutazione, che scarta i candidati privi di requisiti. Il centrodestra punta anche a togliere l’incompatibilità tra nomine e incarichi di partito.

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