Brescia, il nodo dei costi raffredda l’ascensore del Castello

Ormai la stima per l'opera supera abbondantemente i 6 milioni di euro e per il momento la regione ha fissato in 4 milioni il proprio contributo. Ma chi pagherà il resto?

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Brescia. Dopo il via libera della Soprintendenza, ora per il cosiddetto ascensore del Castello sorge un problema di costi. All’inizio era previsto un investimento di 4,4 milioni di euro più Iva. La Regione Lombardia, che su sollecitazione del centrodestra bresciano ha forzato la mano sull’opera, ne avrebbe messi 4, quindi solo qualche centinaio di migliaio di euro sarebbe stato a carico di Palazzo Loggia. Una somma considerata accettabile dall’attuale maggioranza, nonostante l’ascensore non rientrasse nei programmi della giunta Del Bono.
Ora però tutti i prezzi delle materie prime sono aumentati, soprattutto quelli dell’acciaio: l’ultima stima dei costi (fatta a marzo) parla di almeno 6 milioni di euro. Sicuramente di più, se la crescita dei prezzi dovesse, com’è stato finora, proseguire.
Quindi, se la Regione metterà un fermo ai suoi 4 milioni di contributo, chi dovrebbe pagare il resto? Se fino a ieri l’ascensore era un’opera che non rientrava nei programmi ma praticamente regalata dalla Regione, con oltre 2,5 milioni extra da sborsare resterà tra le priorità del municipio cittadino?
Ci sono ancora parecchi passi da fare prima di completare l’iter burocratico indispensabile per far partire i lavori dell’infrastruttura. E a quel punto il problema sarà della prossima giunta, di qualunque colore sia, che uscirà dalle elezioni amministrative del 2023.

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