Corzano, camionista 35enne trovato morto in un canale foto

Tiziano Fratus sarebbe caduto dal braccio meccanico di un mezzo agricolo che stava controllando sul camion.

(red.) La centrale operativa del 112 aveva ricevuto una chiamata di allarme intorno alle 13,30 di ieri, martedì 18 febbraio, dopo che un testimone aveva notato la presenza di un cadavere riaffiorare dall’acqua di un canale che scorre nelle vicinanze di un’azienda agricola. Succede in via Marconi a Meano di Corzano, nella bassa bresciana, dove un uomo di 35 anni, Tiziano Fratus (conosciuto dagli amici come Titti) e di professione autotrasportatore, è stato trovato senza vita. La sensazione è che si tratti di un tragico infortunio sul lavoro visto che in quel momento l’uomo era con un camion aziendale e si stava occupando di movimentare e recuperare delle carcasse di animali da portare allo smaltimento.

Quindi, aveva raggiunto una zona di campagna nei pressi di un’azienda agricola e pare che fosse salito sul cassone del mezzo pesante per controllare un ingranaggio di un piccolo mezzo dotato di braccio meccanico con il quale muovere i corpi degli animali. Forse ha accusato un malore oppure altro, ma sta di fatto che l’uomo è caduto a terra dopo un volo di un paio di metri e finendo nel canale che scorre nelle vicinanze. L’ipotesi più plausibile è che l’uomo sia morto per un trauma cranico o per un malore precedente, mentre sarebbe escluso l’annegamento, visto che il livello dell’acqua in quel punto era molto basso.

L’allarme lanciato da un addetto della vicina cascina ha fatto intervenire sul posto i tecnici dell’Ats per verificare il rispetto delle misure di sicurezza, i carabinieri della compagnia di Chiari per ricostruire la dinamica e i vigili del fuoco per recuperare il cadavere. E purtroppo non c’è stato bisogno dei soccorritori, visto che ormai l’uomo era stato dichiarato morto.

La salma è stata recuperata e ricomposta all’obitorio dell’ospedale Civile di Brescia in vista dell’autopsia disposta dal magistrato. Tiziano Fratus, che abitava a Frontignano di Barbariga, lascia i genitori e altri parenti. Era un grande tifoso del Brescia Calcio che seguiva sempre dagli spalti della curva nord al Rigamonti ed era noto nel suo paese per mettersi al lavoro in occasione di alcune iniziative. Si era anche candidato per entrare in consiglio comunale in paese.

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