Falsa mail per coprire relazione con Marilia

Claudio Grigoletto, fermato per l'omicidio della 29enne brasiliana, aveva realizzato un account per attribuire ad altra persona la soria con la ragazza.

(red.) Il datore di lavoro di Marilia Rodrigues Silva Martins, la ragazza trovata morta nell’ufficio di un’azienda di Gambara, nel Bresciano, è stato fermato dai carabinieri.
E’ Claudio Grigoletto, che aveva raccontato di aver visto la giovane per l’ultima volta giovedì scorso. È stato fermato per omicidio aggravato, anche se non ha confessato, come ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Brescia Giuseppe Spina. Marilia era incinta di alcuni mesi, ed il presunto assassino l’avrebbe uccisa proprio per la gravidanza. «Aveva la necessità di eliminare il problema rappresentato dal fatto di essere il padre del bambino che la brasiliana aspettava», ha ha detto il procuratore di Brescia Fabio Salamone a proposito del fermo di Claudio Grigoletto. Il procuratore ha aggiunto che «la donna è stata strangolata ma potrebbe essere stato il gas a finirla».
Secondo la ricostruzione della Procura, Marilia e il suo datore di lavoro avevano una relazione. Ne sono convinti gli inquirenti, che ritengono che Claudio Grigoletto sia anche il padre del bambino che la 29enne brasiliana portava in grembo. «Non ci sono prove della paternità», ha detto il procuratore di Brescia, Fabio Salamone, ma numerose testimonianze «hanno contraddetto quanto da lui affermato». In particolare, la donna era incinta da quattro o cinque mesi secondo quanto emerso dall’autopsia. Claudio Grigoletto creò anche un falso account di mail per attribuire ad un’altra persona la relazione con la brasiliana.
L’impiegata brasiliana di 29 anni, è stata uccisa nell’azienda in cui lavorava, la “Alpi aviation do Brasil” che vendeva ultraleggeri a Gambara, nel Bresciano. L’autopsia, oltre a evidenziare che era incinta, ha fatto capire che la ragazza non è morta per via dei colpi ricevuti alla testa nell’ufficio in cui qualche notte dormiva – dal momento che non aveva una residenza fissa – e nel quale, tra giovedì e venerdì qualcuno è entrato e l’ha uccisa. E con lei il figlio che portava in grembo. Sarebbe stata strozzata, a giudicare dai profondi segni sul collo. L’assassino ha inscenato poi un incidente o un suicidio, manomettendo il tubo che collegava la piccola caldaia che ha sprigionato metano. L’odore è stato a sentito, venerdì sera, dal padrone dello stabile che ha trovata la bella brasiliana in una posizione difficilmente compatibile con una caduta, così come lo erano le ferite che aveva alla nuca che hanno subito destato sospetti. I sospetti sono stati confermati dall’autopsia di lunedì, e appare sempre più una messinscena la fuga di gas e il fatto che sia stato trovata nella stanza una bottiglia di acido muriatico, quasi si volesse far credere a un suicidio.
Il titolare dell’agenzia, Claudio Grigoletto, 32 anni, sposato e padre di due bimbe piccole, che sostiene di averla vista l’ultima volta giovedì, è stato sentito anche nell’ immediatezza del ritrovamento del corpo. Ha affermato che alle 18 la ragazza, contattata per motivi di lavoro gli ha risposto con un sms: «Tutto tranquillo». Nei giorni scorsi i carabinieri avevano sentito parecchie persone sulla situazione sentimentale della vittima che, però, sembra non fosse definita. Lo ha confermato anche l’ex fidanzato, con il quale Marilia aveva vissuto qualche mese prima di andarsene. Poi Marilia aveva cominciato a farsi vedere più spesso a Gambara, dove dormiva anche qualche notte, sul divano nell’ufficio in cui è stata strozzata.

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