Antares Vision rifà i conti: via al “restatement” dell’esercizio 2022

Dalle verifiche sarebbe emerso che l'americana rfXcel avrebbe emesso fatture false per un controvalore di 50 milioni di euro nel periodo 2021-2023.

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Travagliato. Il CdA di Antares Vision, società bresciana con sede a Travagliato quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabilità dei prodotti, ha deliberato di procedere con il cosiddetto “restatement” dell’esercizio 2022. Tale decisione deriva «dall’esito delle verifiche dirette ad accertare il trattamento contabile negli anni 2021-2023 dei ricavi realizzati dalla controllata americana rfXcel nell’ambito del business L5», si legge in una nota.

In estrema sintesi, le risultanze di tali verifiche hanno fatto emergere principalmente che «taluni esponenti del precedente management americano di rfXcel hanno rappresentato in modo non veritiero ad Antares Vision lo stato dei contratti relativi al business L5. In particolare, sono state emesse fatture per prestazioni non realizzate in violazione dei principi contabili applicabili, creando della documentazione per attestare l’asserita esecuzione delle citate prestazioni e registrando ricavi per circa complessivamente 50 milioni di euro (nel periodo 2021-2023) che, in base ai principi contabili rilevanti negli Stati Uniti, non avrebbero dovuto essere contabilizzati. Tali comportamenti hanno indotto in errore la capogruppo in merito all’effettiva entità dei ricavi di rfXcel e dello stato di avanzamento del business L5, riflettendosi sui bilanci consolidati».

Sono ancora in corso le lavorazioni per stabilire l’effetto del restatement sui valori dell’attivo dello stato patrimoniale consolidato relativamente agli esercizi 2022 e 2023. Le eventuali rettifiche che si renderanno necessarie sono «ampiamente coperte» dalle riserve consolidate di patrimonio netto, viene sottolineato.
Per quanto riguarda il processo di ridefinizione degli accordi di finanziamento a medio-lungo termine, Antares Vision segnala che «è stato raggiunto un accordo di massima con i soggetti finanziatori che prevede la rimodulazione dei covenant finanziari sia per l’esercizio 2023, sia per gli esercizi successivi». La formalizzazione degli accordi definitivi è prevista entro la prima metà di maggio.

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