Cpr a ex Serini, ministro: “Basta altri migranti“

La vecchia caserma di Montichiari ospiterà stranieri irregolari da rimpatriare. E dal Viminale arrivano le rassicurazioni su zero nuovi arrivi e su sicurezza.

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(red.) Martedì 9 maggio è stato il giorno in cui il ministro dell’Interno Marco Minniti ha ufficializzato la destinazione dell’ex caserma Serini di Montichiari, nel bresciano, a centro di permanenza e rimpatrio dei migranti irregolari (Cpr). Il giorno dopo, mercoledì, lo stesso titolare del Viminale ha incontrato il governatore lombardo Roberto Maroni dando rassicurazioni sulla struttura. Al centro bresciano, infatti, che ospiterà non più di 120-130 irregolari, come ha dichiarato Minniti, arriveranno da tutta la Lombardia.

La prima rassicurazione giunta da Roma e di cui ha dato notizia l’assessore regionale all’Immigrazione Simona Bordonali, è che a Montichiari non arriveranno più altri richiedenti asilo. Il secondo fronte è quello sulla gestione e la messa in sicurezza dell’intera struttura, con presidi frequenti delle forze dell’ordine. In ogni caso, dovrà essere individuato l’ente che si farà carico della gestione del complesso.

Alla prefettura di Brescia non sono ancora arrivate comunicazioni sull’apertura del centro, dove mancano solo alcuni dettagli nei lavori. Ma si tratta di settimane, quindi in estate. E a tutto questo si aggiunge un elemento di cui parla la stessa assessore Bordonali. Cioé, il fatto che nei primi quattro mesi del 2017, su 2.580 richieste d’asilo a livello lombardo, quasi 1.500 sono state rifiutate, quindi più della metà.

Oltre al fatto che nello stesso 2017 si prevede un aumento degli sbarchi, quindi di migranti, rispetto al 2016. Di conseguenza l’assessore bresciano spera che i rimpatri inizino presto. Lunedì 15 maggio il sindaco Mario Fraccaro sarà a Roma per parlare con il ministro sul funzionamento del centro ed eventualmente chiedere un contributo diretto come compensazione per il disagio derivante dalla struttura.

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