Auto polizia per uso privato, condannato

Inflitti 3 anni ad Alessandro Mattanza, l'agente che nel 2011 avrebbe preso il mezzo di servizio più volte durante la notte per scopi personali.

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tribunale_brescia(red.) Tre anni, cioé sei mesi in meno rispetto alla richiesta dell’accusa. E’ la condanna che martedì mattina 23 febbraio il giudice di turno al tribunale di Brescia ha inflitto ad Alessandro Mattanza, l’agente della sezione Giudiziaria della Polizia locale di Brescia. Il pubblico ministero Valeria Bolici ha formulato l’impianto accusatorio su peculato e truffa contro il militare che avrebbe usato l’auto della polizia per motivi personali. In particolare, l’agente durante l’orario notturno viaggiava da solo raggiungendo la zona industriale.
Ma nel momento in cui tornava al comando non depositava alcuna relazione sulla propria attività. L’accusa, sulla base delle testimonianze dei colleghi, che avevano fatto installare un dispositivo gps sull’auto per verificare gli spostamenti, ha parlato di almeno quattordici casi avvenuti nel 2011. L’interessato si era detto sempre innocente, pensando che fossero gli altri agenti di polizia a tramare alle sue spalle. Ma il giudice non ha accolto l’istanza di assoluzione e invece condannato il poliziotto.

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