Istituto Morcelliano: bufera sui licenziamenti

La minoranza attacca l’Istituto, il Comune di Chiari e la Parrocchia per il licenziamento di 4 educatori del Cag. Il Pd: “La fondazione dica quali sono le sue priorità”.

(red.) Prima il maxi parco fotovoltaico e la modifica dello statuto, poi il campo da golf a nove buche, e ora il Centro di aggregazione giovanile (Cag). Non c’è pace per la fondazione Istituto Morcelliano guidata da don Alberto Boscaglia.
Negli ultimi anni, complice l’azione delle forze di minoranza, sono molte le operazioni di questo storico ente che hanno generato a Chiari (Brescia) un mare di polemiche. L’ultima riguarda il Cag: il Morcelliano ha licenziato quattro dei sette educatori che gestiscono il Cg2000 di via Tagliata, servizio di aggregazione comunale e parrocchiale, una sorta di dopo scuola rivolto a bambini e adolescenti. E un altro dipendente se ne sarebbe andato per protesta.
La notizia ha sorpreso il Pd che è andato su tutte le furie. Maurizio Libretti, capogruppo del partito di opposizione si è detto stupefatto dal fatto che il personale sia stato ridotto per mancanza di risorse. Tanto più che, a fine dicembre, don Alberto aveva assicurato che grazie al parco fotovoltaico l’istituto avrebbe garantito il servizio con la presenza di 7-8 operatori. Ancor più sbalorditiva è la scelta del licenziamento se si considera che la fondazione è in procinto di affrontare spese per 2milioni di euro con l’operazione del golf al Santellone.
A questo punto il partito è deciso a vederci chiaro. Libretti ha affermato di voler sapere quali sono le priorità della fondazione: se vuole privilegiare operazioni quali il golf, o se è principalmente tesa all’erogazione di servizi quali il Cag, come dovrebbe essere stando al suo statuto. Libretti ha puntato il dito contro il cda del Morcelliano, ma anche contro il Comune, giudicando sorprendente la latitanza dell’Amministrazione comunale sull’argomento, ricordando che il Cag è un servizio anche comunale.
A proposito di questi licenziamenti anche l’Udc, nella figura del consigliere Stefano Riccardi, ha voluto dire la sua, rimarcando come, giusto un anno fa, la fondazione ha finanziato i lavori stradali in via San Sebastiano e via Tagliata, con una spesa di oltre 180mila euro e, oggi, si scopre che non ci sono più soldi per pagare gli educatori. Riccardi ravvisa in queste scelte un palese controsenso, se si considera che le finalità della Fondazione dovrebbero essere esclusivamente di solidarietà sociale. Il consigliere dell’Udc non manca nemmeno di richiamare alle proprie responsabilità la Parrocchia e il Comune, gli altri enti firmatari, insieme alla fondazione, dell’accordo alla base dell’istituzione del Cag.
I licenziamenti hanno sorpreso Pd e Udc, ma non Fabiano Navoni (Pdl), presidente del Consiglio comunale ed ex assessore alle Politiche giovanili. Navoni ha sottolineato come, rispetto agli anni del primo mandato Mazzatorta, le risorse comunali per il Cag siano passate da 90 a 35mila euro. Quindi don Alberto ha dovuto fare i conti con una realtà notevolmente cambiata.
A minoranze e Navoni ha risposto Annamaria Boifava (Pdl), assessore alle Politiche giovanili. La Boifava ha precisato che il Morcelliano gestisce il servizio, mentre il Comune ha solo un ruolo di indirizzo e programmazione di un tavolo atre con parrocchia e fondazione. Don Alberto ha comunque assicurato che il Cag non subirà variazioni. L’assessore ha poi concluso dicendo che, nel 2011, il Comune ha sostenuto il Morcelliano in materia di politiche giovanili con 70mila euro, e nel 2012 con 40mila euro.
Ad oggi i dipendenti che dovranno lasciare l’Istituto Morcelliano hanno preferito non rilasciare dichiarazioni.

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