Scommesse nel calcio, Tonali: «Puntavo su Milan e Brescia»

L'ex rondinella è indagato per esercizio abusivo del gioco d’azzardo. A difenderlo a spada tratta è il patron dei biancoblù, Massimo Cellino: «Ragazzo di sani valori, è pulito. Io mi fido di lui, al 100%».

Brescia. «Scommettevo su Milan e Brescia», le sue ex squadre. Sandro Tonali, ex rondinella, balzato alle cronache per la vicenda del calcioscommesse che lo vede indagato insieme con altri giovani calciatori, tra cui Nicolò Fagioli e Nicolò Zaniolo, per esercizio abusivo del gioco d’azzardo.
Il giocatore del Newcastle, come riporta La Gazzetta dello Sport, ha presentato in Procura il certificato di ludopatia, con l’intento di patteggiare la pena della Federazione Calcio e di farlo anche in tempi stretti, probabilmente entro il prossimo mercoledì di Champions, ma la sua squalifica sarà quasi certamente più lunga di quella di Fagioli (7 mesi senza partite e i 5 di “prescrizioni”).
L’ipotesi più probabile, riporta il quotidiano rosa, è uno stop di circa un anno, magari con delle prescrizioni più robuste, che significherebbe dire addio all’eventuale Europeo del 2024.

Tonali ha incontrato il procuratore in un luogo riservato prima di essere sentito anche a Torino e i contenuti dei due interrogatori risulterebbero sovrapponibili e quindi gli inquirenti sarebbero convinti della credibilità della sua testimonianza. Il centrocampista ex Milan, che non ha mai parlato né di Fagioli né di Zaniolo e ha negato di avere alcun tipo di debito, ha ammesso di aver giocato sul calcio e di aver giocato sui rossoneri e anche sul Brescia, ma allo stato attuale non si prefigura il reato di illecito sportivo e dunque il patteggiamento, probabilmente legato a un percorso terapeutico, sembra essere vicino.

Il Newcastle United, attuale squadra di Sandro Tonali, ha intanto rilasciato un comunicato riguardante la situazione del giocatore: «Il NUFC conferma che Tonali è sotto inchiesta in Italia in relazione a una attività di scommesse illegali. Sandro – si legge – sta collaborando completamente con gli investigatori e continuerà a cooperare con le autorità. Lui e la sua famiglia continueranno a ricevere tutto il supporto dal club. Al momento Tonali e la società non possono commentare ulteriormente».

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A prendere le difese del calciatore piacentino è stato Massimo Cellino, patron del Brescia, il quale, in un’intervista al britannico Telegraph, ha dichiarato che: «Sandro Tonali è un grande giocatore, uno pulito che lavora per diventare uno dei migliori. Ma Milano è una città in cui è facile frequentare cattive compagnie. È coinvolto in qualcosa di stupido, da cosiddetti amici a cui in realtà di lui non importa un c… perché vogliono solo approfittarsene. Io mi fido di lui, al 100%» ha detto Cellino.
Il presidente dei biancoblù si è detto certo della buona fede de suo ex giocatore: «Sono sicuro che è un ragazzo pulito con dei principi. A Brescia tutti i miei giocatori lo amavano. Coi primi soldi ha comprato una macchina al padre, un falegname, e una casa alla madre, un’infermiera. Disonesto lui? Ma per favore. Non capiscono cosa stanno facendo a questo ragazzo: se quelle cose le ha fatte Tonali, non voglio pensare a quanti altri le fanno».

 

 

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