Temù, il cadavere trovato in riva al fiume accanto alla ciclabile

(red.) Si vanno chiarendo le circostanze del ritrovamento del cadavere di una donna che una famiglia ha scoperto durante una passeggiata nella mattinata di questa domenica a Temù, mentre stava passando sulla pista ciclabile fuori dal paese dell’alta Valcamonica. Il corpo si trovava in un tratto di terreno che sta tra il fiume Oglio e la ciclovia che lo costeggia, all’altezza del bacino della vecchia centrale Edison, quindi sulla sponda del fiume e non nell’acqua, come sembrava in un primo momento.
Alcune centinaia di metri più a nord nel giugno scorso era stata recuperata una scarpa appartenente a Laura Ziliani, l’ex vigilessa 55enne di Temù introvabile da tre mesi e per la cui scomparsa risultano indagate dalla Procura di Brescia due delle tre figlie e il fidanzato della maggiore.
La scarpa della donna era stata raccolta nel torrente Fumeclo, che scende dalla val Canè e finisce nell’Oglio dopo aver attraversato il paese di Temù. Poco più a valle della confluenza è invece stato scoperto il corpo. E’ possibile che durante una piena dovuta alle piogge abbondanti dei giorni scorsi il fiume Oglio sia esondato, trascinando con sé il cadavere e poi depositandolo sul prato al momento del rientro negli argini. Ma si tratta solo di una delle ipotesi che gli investigatori stanno valutando. L’unica cosa certa è che, date le condizioni del cadavere, solo l’esame del Dna potrà chiarire se si tratti del corpo di Laura Ziliani.