Brescia, arrestata banda di ladri

Due capi albanesi, altri cinque connazionali, una donna e un titolare di compro oro. Tra agosto e ottobre 2014 avrebbero messo a segno tredici colpi.

Manette(red.) I carabinieri di Brescia hanno sgominato una banda formata da nove ladri che dall’agosto all’ottobre del 2014 hanno messo a segno tredici colpi. In particolare, due di loro, G. B. di 36 anni operaio in una ditta bresciana e S. S. di 31 anni organizzavano le rapine da svolgere nelle abitazioni. Poi venivano raggiunti da cinque albanesi che arrivavano dalla provincia di Bergamo e Milano con alcune auto rubate. Infine, una donna fidanzata con uno dei capi albanesi e il titolare di un negozio di di compro-oro nell’hinterland bresciano. I due alla guida della banda e un complice erano già stati arrestati in ottobre, ma poi rilasciati. In base alle indagini, la donna teneva gioielli e monili vari dopo le rapine nelle case e poi li portava dall’esercente che li valutava il 50%. Così lei è stata denunciata per ricettazione e l’uomo perché non avrebbe rispettato le indicazioni sulla trascrizione di chi vende gioielli.
I malviventi entravano nelle case bresciane soprattutto all’ora di cena quando le famiglie si riunivano in una stanza, lasciando libere le altre. Forzavano porte e finestre e salivano sulle grondaie per raggiungere i piani alti. Secondo i rilievi condotti dalle forze dell’ordine, la banda avrebbe rubato in città, a Roncadelle, Mazzano, Castelmella, Castenedolo, Bedizzole, Nuvolento, Nuvolera e Sirmione prendendo oro per 120 mila euro. La parte più consistente è stata presa in una villa di Castenedolo dove hanno portato via 35 mila euro in gioielli. In una notte sono anche stati in grado di rubare a Calcinato e Mazzano per poi fuggire e tornare alla base, portando i monili alla donna. Le loro basi cambiavano spesso per non essere scoperte. Erano tra il Villaggio Sereno, residenza di uno degli albanesi arrestati, Roncadelle e Sirmione. Poi andavano in giro per la provincia a rubare auto con cui si spostavano e che abbandonavano dopo i furti nelle case.

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