Maestro della scena e intellettuale inquieto, C.T.B. ricorda Massimo Castri a dieci anni dalla scomparsa

Immagini, filmati, letture e testimonianze in onore di un maestro e innovatore della scena, che iniziò a Brescia la sua carriera di regista e che a Brescia ha realizzato 23 spettacoli.

massimo castri

Brescia. Giovedì 14 dicembre alle ore 17,45 nel Foyer del Teatro Sociale, a dieci anni dalla prematura scomparsa, il Centro Teatrale Bresciano ricorda Massimo Castri, uno dei maggiori uomini del Teatro italiano del secondo Novecento, un intellettuale inquieto e uno straordinario maestro e innovatore della scena.
Massimo Castri iniziò la sua carriera di regista proprio a Brescia, grazie alla lungimiranza di Renato Borsoni, fondatore della Compagnia della Loggetta e del CTB. A Brescia, con il CTB, Castri ha realizzato ben ventitré spettacoli, che hanno rivoluzionato, attraverso regie critiche di straordinaria intelligenza e rigore, la lettura di alcuni grandi autori del canone occidentale.
Per commemorare questa straordinaria figura, il Centro Teatrale Bresciano organizza un incontro per ripercorrere alcuni aspetti del lavoro di Massimo Castri a Brescia, nonché il suo rapporto con Borsoni e la peculiare e virtuosa “anomalia” dell’esperienza teatrale a cui insieme hanno dato vita.
Monica Conti, regista ed attrice bresciana che ha condiviso un lungo tratto di vita con Massimo Castri, porterà la sua testimonianza sul Maestro e condurrà alcune letture da testi e interventi di Massimo Castri e Renato Borsoni, che permetteranno di illuminare la poetica del grande regista e di raccontare la stagione di fervore creativo che si concretizzò negli anni Settanta e Ottanta a Brescia attraverso il Teatro Stabile. Accompagneranno il pomeriggio alcune immagini e filmati inediti di Massimo Castri, risalenti agli anni bresciani.
L’evento si terrà nel Foyer del Teatro Sociale con ingresso  libero fino a esaurimento posti disponibili.

 

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