Blitz in Belgio, pedofilo latitante preso a Bruxelles

Era ricercato per l’espiazione di una condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione per maltrattamenti e violenza sessuale ai danni della figlia minorenne.

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    (red.) Un uomo di 56 anni di origine marocchina, ricercato per l’espiazione di una condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione per maltrattamenti e violenza sessuale ai danni della figlia minorenne, all’epoca dei fatti, è stato catturato a Bruxelles, in Belgio, al termine di una rapida attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato di Brescia, in collaborazione con la Divisione Sirene del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia.

    A tradire l’uomo, in possesso della cittadinanza italiana, è stata l’istanza di rilascio del passaporto rivolta al Consolato italiano in Belgio, e la conseguente richiesta di accertamenti alla Divisione Amministrativa della Questura di Brescia, che dopo aver accertato che l’uomo era ricercato, ha segnalato la sua posizione alla Squadra Mobile, che ha immediatamente richiesto ed ottenuto dalla Procura Generale di Brescia un Mandato di Arresto Europeo. L’esecuzione del provvedimento è stato quindi affidato alla Divisione Sirene che ha attivato il fast Team belga, componente della rete informale ENFAST che si occupa in ambito europeo proprio della cattura di latitanti, attraverso un veloce scambio di informazioni.

    La vicenda processuale dell’uomo risale a qualche anno fa, quando risiedeva con la sua famiglia in provincia di Brescia e dove era stato processato e condannato per maltrattamenti e violenza sessuale a danno della figlia all’epoca dei fatti minorenne.

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