Discarica Castella, anche la Asl dice no

A richiedere l'accesso agli atti il grillino Maccabiani. Secondo l'Azienda sanitaria locale, non sarebbe sostenibile dal punto di vista igienico sanitario.

(red.) La discarica Castella non ha l’autorizzazione neanche dell’Asl.
Il consigliere regionale del M5S, Giampietro Maccabiani, aveva fatto la richiesta di accesso agli atti per conoscere il parere dell’ASL di Brescia circa l’impianto di smaltimento dei rifiuti in programma a Rezzato (BS), la discarica “Castella”, a poche decine di metri dal quartiere di Buffalora.
L’atto è datato 5 aprile 2013 e conferma il parere di negatività all’apertura della discarica. Nel documento, firmato dal direttore del dipartimento di prevenzione medico Fabrizio Speziani e dal responsabile del servizio di medicina ambientale Lucia Leonardi si legge che si ritiene “non sostenibile dal punto di vista igienico sanitario, l’inserimento dell’impianto proposto da Castella Srl nell’area prescelta, per il pregiudizio sulle componenti ambientali e sulla salute pubblica che lo stesso comporterebbe”.
 Secondo l’ASL di Brescia, oggi non ci sono elementi che potrebbero attenuare l’impatto sanitario già previsto. L’ultima parola spetta a Regione Lombardia, che dovrà però tener conto dei pareri negativi anche dei comuni di Rezzato, Brescia e Castenedolo, così come di cittadini e associazioni. 

 

 

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