Brescia, hotspot profughi alla Randaccio: ultime ore per “il Piano B”

Sarebbero 180 i richiedenti asilo in arrivo nelle prossime ore in città e destinati a transitare per il centro di accoglienza temporaneo allestito dalla Prefettura nell'ex caserma. Si cercano soluzioni latrenative fuori provincia, per ora senza riscontro.

Brescia. L’emergenza profughi torna a farsi sentire a Brescia.
La Prefettura ha individuato nell’ex caserma Randaccio in via Lupi di Toscana, come hotspot temporaneo per i richiedenti asilo diretti ai Cas (centri di accoglienza straordinari). In questi giorni sono in fase di allestimento alcune camere dell’immobile dismesso dove gli immigrati effettueranno una breve sosta in attesa di ripartire per le mete indicate.
Una situazione che ha sollevato la netta opposizione della sindaca Laura Castelletti, una posizione condivisa anche dall’opposizione in Loggia, ma un “Piano B” sembra di difficile reperimento.
Secondo quanto si apprende, dovrebbero essere 180 i migranti in arrivo nei prossimi giorni in città.

L’amministrazione comunale si è attivata per conoscere le eventuali disponibilità all’accoglienza in provincia incontrando, al momento, solo dinieghi.
Tra le ipotesi vagliate quella di Botticino, risultata di difficile attuazione perchè località troppo isolata e strutturalmente inadatta. Scandagliata anche la disponibilità del Comune di Flero, senza, per ora, riscontro. Il tempo sta scadendo e, a breve, i profughi arriveranno nel Bresciano.

 

 

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