Edison, indipendenti in campo sul nodo riassetto

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(red.) Gli amministratori indipendenti di Edison scendono in campo e scelgono Goldman Sachs e Rothschild quali advisor da cui farsi assistere nel monitoraggio del riassetto di Foro Buonaparte, ad oggi il più importante banco di prova per il regolamento sulle ‘parti correlate’ adottato dalla Consob nel 2009.
Il riassetto prevede infatti numerose operazioni che vedono come controparti di Edison i suoi soci di controllo (Edf, Delmi, A2A, Iren) e per le quali esiste il rischio di un conflitto tra l’interesse degli azionisti di maggioranza e quello della stessa Edison. Intenzione degli indipendenti (Gian Maria Gros Pietro, Gregorio Gitti, Mario Cocchi) è quella di esercitare tutte le prerogative offerte dal regolamento sulle parti correlate adottato da Edison per evitare, in questo tipo di transazioni, deviazioni rispetto all’interesse della società e delle minoranze.
La mossa era in qualche modo preannunciata tanto che anche Edf e Delmi, la holding dei soci italiani, nel quesito alla Consob sull’opa, avevano sottolineato che il riassetto è sottoposto ”ove necessario all’approvazione da parte del comitato degli amministratori indipendenti”. La riorganizzazione prevede infatti tutta una serie di operazioni che hanno come controparti i soci di controllo e coinvolgono il perimetro di Edison: la scissione della controllata Edipower, che verrà spacchettata con Iren e A2A (la multiutility di Brescia e Milano è tra i principali soci Delmi), l’acquisto da parte di Edison di un altro 20% di Edipower da Edf, le opzioni concesse a Delmi pagabili in asset eolici della stessa Edison, quelle per l’acquisto delle quote di minoranza nelle centrali trentine e il possibile ingresso nel perimetro di Foro Buonaparte di due centrali a gas di A2A.
Il comitato degli indipendenti, che dovrà valutare la congruità e l’interesse di Edison in queste operazioni, avrà il diritto di essere coinvolto nelle trattative, di ricevere informazioni tempestive e di formulare osservazioni, oltre che a farsi assistere dai due advisor.
Con il potere di dire l’ultima parola sul riassetto che, senza il via libera degli indipendenti, non potrà essere approvato dal cda.
Oggi intanto sono proseguiti a pieno ritmo i lavori per arrivare a siglare, entro la scadenza del 30 novembre, l’accordo vincolante su Edison tra Delmi ed Edf. Dopo che il cda di Foro Buonaparte ha deliberato nel primo pomeriggio di avviare le trattative per rinegoziare il debito di Edipower (1,1 miliardi di euro in scadenza il prossimo 31 dicembre) nella sede di A2A si sono trovati a consulto i soci di Delmi, i consiglieri di gestione dell’ex municipalizzata e il vicepresidente del consiglio di sorveglianza, Rosario Bifulco, per fare il punto sull’avanzamento del riassetto.
Tra i temi all’esame il termsheet del nuovo patto che Delmi si darà e che prevede maggioranze ‘più leggere’ per le decisioni strategiche della holding. Il lavoro per arrivare all’appuntamento del 29 novembre, quando i consigli di a2A e Iren dovranno approvare il testo dell’accordo vincolante con Edf e definire la nuova governance di Edison, però non manca e ci sono, viene riferito, punti importanti della nuova governance di Edison che vanno ancora definiti. Per questo i soci si sono aggiornati nel weekend in vista della stretta finale che dovrà ridisegnare il volto del gruppo di Foro Buonaparte.

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