In Regione consiglio straordinario per l’inquinamento, bocciate le richieste delle opposizioni

Respinti gli ordini del giorno che chiedevano lo stanziamento di fondi e lo stato di emergenza. La Giunta insiste sulla linea delle "caratteristiche geografiche della Lombardia" e chiede una trattativa sulle norme ambientali con l'Ue.

Milano.. Martedì si è tenuta in Consiglio regionale una seduta straordinaria sulla qualità dell’aria. Dopo un aspro dibattito, tutte le richieste delle opposizioni sono state bocciate. Tra queste c’era anche la richiesta al Governo di dichiarare lo stato di emergenza per l’inquinamento.
A passare è stata invece la linea della maggioranza, presentata nell’ordine del giorno: “Negoziare con l’Ue misure che tengano conto delle caratteristiche della Lombardia“.
Il Movimento 5 Stelle
I consiglieri pentastellati si sono presentati indossando le maschere antigas. “La Regione si rifiuta di riconoscere l’evidenza della crisi climatica. Vittime del loro negazionismo, condannano i lombardi ad un futuro con la maschera antigas”, ha dichiarato il capogruppo Nicola Di Marco. “In Italia ci sono dai 63mila agli 80mila morti all’anno per l’inquinamento“.
Consigliere e consiglieri del M5S hanno criticato duramente la linea della Giunta, che secondo loro avrebbe derubricato le cause dell’emergenza inquinamento alla conformazione geografica del territorio. “Per fermare l’emergenza pensate di abbattere le Alpi? Il fatto che la nostra regione sia geograficamente svantaggiata deve rappresentare uno stimolo, non una scusa“.
Le richieste del M5S sono nuovi finanziamenti al trasporto pubblico, incentivi allo smart-working e al co-working, campagne informative sull’utilizzo del riscaldamento domestico, una moratoria per i nuovi allevamenti intensivi, maggiori controlli sugli spandimenti in agricoltura, dismissione degli inceneritori vecchi e poco efficienti, sostegni all’efficientamento energetico.
Il Partito Democratico
La posizione del Pd è stata esposta dal vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono: “La Regione non compie le scelte coraggiose fatte da altre regioni europee, a partire dal potenziamento del trasporto pubblico. Oggi meno di 1 lombardo su 10 usa i mezzi e lo stanziamento regionale è fermo da anni a 218 milioni di euro. Un quarto di questi soldi nel frattempo è stato mangiato dall’inflazione. Non è solo un tema di salute e di ambiente, la mancanza di trasporti incide anche sullo spopolamento e sulla perdita di competitività”.
Il Partito Democratico ha poi presentato un ordine del giorno che prevede la richiesta al governo di dichiarare lo stato di emergenza. Ha poi chiesto alla Regione un incremento di almeno il 20% del Fondo Trasporti.
“Invece di farsi carico delle sue competenze sul tema della qualità dell’aria, la Regione richiede deroghe e accampa scuse. Nessuno vuole negare i passi avanti fatti, ma gli sforamenti di particolato e ossidi di azoto ci sono e hanno conseguenze sulla salute“, ha aggiunto la consigliera Miriam Cominelli. “Oltre allo stato di emergenza serve che vengano investiti dei soldi, a livello regionale e nazionale”.
La Giunta regionale
Durante la sua relazione, l’Assessore all’ambiente Giorgio Maione ha invece dichiarato che “la Lombardia ha fatto investimenti senza precedenti sul tema della qualità dell’aria“. L’Assessore ha difeso l’operato della Regione nel corso degli ultimi anni, attribuendo la colpa dell’attuale inquinamento a fattori geografici e metereologici.
“Non esistono elementi normativi per chiedere lo stato di emergenza. Nel periodo invernale gli eventi di inversione termica trasformano la Pianura Padana in un recipiente chiuso, in cui gli inquinanti vengono schiacciati al suolo“.
E’ poi intervenuto il consigliere regionale Diego Invernici, che ha derubricato il tema dello smog a “una polemica inscenata dalla sinistra“. La stessa linea è stata ripresa dal capogruppo di Fratelli d’Italia Christian Garavaglia: “da anni le opposizioni di sinistra gridano allo scandalo e si stracciano le vesti per i dati sull’inquinamento in Lombardia”. Secondo il consigliere Invernici invece la Lombardia sarebbe “la migliore Regione in Europa“.
La votazione
Il consiglio straordinario si è concluso con l’approvazione dell’ordine del giorno proposto della maggioranza, approvato con 42 voti a favore, 26 contrari e 3 astenuti.
La richiesta è di negoziare con la Commissione europea rispetto all’applicazione della nuova Direttiva sulla qualità dell’aria, che dovrebbe tener conto delle caratteristiche geografiche della regione.
L’Aula ha respinto i 5 ordini del giorno delle minoranze e la richiesta di riconoscere lo stato di emergenza.

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